Se sei tra i tanti che hanno usufruito del Bonus 110% relativo alle ristrutturazioni edili, stai attento: ecco per quanto possono avvenire i controlli.
Il Bonus 110% per le ristrutturazioni di case o condomini, ha permesso a molte persone di risparmiare un sacco di soldi, ma ciò non vuole assolutamente dire che si sia trattato di un “dono dal cielo”. Come per altri aspetti, anche queste opere edilizie sono infatti sottoposte a controlli, e non solo durante il loro svolgimento, ma anche parecchio tempo dopo il completamento. Come ci si deve quindi comportare?
La possibilità di utilizzare il bonus è stata data a cittadini e aziende con determinati requisiti, ed è ovvio che in futuro ci saranno ancora per qualche tempo molti controlli per accertare che non ci siano stati usi illegittimi da parte di chi ne ha usufruito (e sappiamo che questa è una possibilità non così remota). Vediamo allora qual è il limite di tempo per gli enti per eseguire i controlli in questo ambito.
Ebbene, l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità di mettere in atto controlli fiscali fino a 8 anni dall’utilizzo del bonus in questione. Si tratta di un lasso di tempo molto ampio, quindi è indispensabile conservare con cura, in formato cartaceo o elettronico, ogni tipo di documentazione relativa al Bonus 110%.
I documenti da conservare con estrema cura sono, nello specifico: fatture o ricevute fiscali comprovanti i lavori con l’utilizzo del bonus, il consenso scritto e firmato da parte del proprietario dell’immobile, nel caso si sia inquilini, tabella millesimale delle spese condominiali e delibera dell’assemblea, nel caso di ristrutturazioni di condomini, oltre ai documenti in caso di lavori relativi all’energia o alla messa in opera per interventi sismici.
Ma quanto si rischia di pagare, se trovati sprovvisti di tali documenti? Ebbene, la multa è a dir poco salata: ci si può veder pervenire, infatti, una sanzione da parte dell’Agenzia delle Entrate corrispondente al 200% di quanto detratto in modo indebito.