Non arrivano ottime notizie dal mercato delle materie prime, che vede i prezzi di queste scendere in maniera importante: cosa sta succedendo?
Variano i prezzi delle materie prime e con loro la situazione economica mondiale. Esatto, un effetto farfalla che sembra essere presagio di un futuro ben specifico nel panorama economico soprattutto occidentale. Il crollo dei prezzi delle materie prime, a prima vista, sembra essere un’ottima notizia; cosa che non condividono gli osservatori del mercato alla Cnbc. Ma di che situazione parliamo?
Questi contraccolpi sui prezzi delle materie prime sembrano essere il risultato dell’affaticamento economico del 2022. Infatti tutto questo lo possiamo comprendere dalle variazioni del prezzo delle comodities energetiche, dell’acciaio e del ferro. I primi sono stati soggetti ad una diminuzione del consumo dell’energia, sia dovuto al cambiamento climatico che agli alti prezzi del gas precedenti che ne hanno diminuito il consumo. Vale lo stesso per acciaio e ferro, in mancanza di domanda per nuove costruzioni.
I prezzi delle materie prime hanno subito un crollo di oltre il 25% negli ultimi 12 mesi. I metalli industriali sono scesi del 3,79%, mentre le comodities energetiche, petrolio e gas, sono diminuite del 23%, in particolare i prezzi del petrolio crollati del 34,76%. Le uniche materie prime a reggere l’urto di questa probabile recessione sembrano essere i prodotti agricoli. Ma tra i peggiori perdenti della caduta delle materie prime ci sono sicuramente i minerali di ferro e petrolio.
L’inflazione che ha affaticato l’economia mondiale nel 2022 è ancora un problema oggi, e il crollo dei prezzi delle materie prime lo sta dimostrando. Infatti lo slittamento dell’indice S&P GSCI Commodities, il benchmark che misura la performance dei mercati delle materie prime, sembra stia ad indicare un rallentamento economico globale e una recessione in arrivo.
“le materie prime, come i metalli industriali, tendono a scendere prima degli indicatori economici […] ad avvertire quando potrebbe verificarsi una recessione” spiega Jim Wiederhold, direttore delle commodities and real assets di S&P Down Jones Indicies “le aziende e i consumatori hanno ridotto la loro domanda (di materie prime) in vista di una possibile recessione economica“