Cosa portare o non portare in spiaggia? Un brutto evento ci racconta cosa è possibile fare e cosa non in spiaggia.
Arriviamo all’inizio dell’estate provati da un lungo inverno che ci richiedere obbligatoriamente una pausa. Chi parte per la montagna, chi in visita alle citta d’Italia o del mondo, e chi, infine, sceglie il mare. Meta di tanti Italiani, il nostro territorio offre spiagge stupende, oltre che un mare sempre diverso e particolare. Ma le nostre spiagge offrono anche altro. Offrono spiagge non pulite, problemi di scarichi di acqua e, infine, stabilimenti.

Quest’ultimi citati ci permettono di vivere il mare sicuramente più comodamente, mettendo a disposizione “l’attrezzatura” per poter godere del relax di una spiaggia; oltre che a punti ristoro, docce, bagni, parcheggio etc. Ma gli stabilimenti sono famosi anche per aspetti negativi che hanno caratterizzato le storie che li circondano. A partire dai problemi di concessioni e cementificazioni di zone balneari, al tentativo di non permettere il passaggio verso la spiaggia e infine quello che è successo ad una famiglia in Campania.
“… per vedere da lontano gli ombrelloni perquisiti…”
Ce lo racconta la vittima della vicenda tramite l’ausilio dell’amplificazione mediatica del deputato di Alleanza Verdi – Sinistra, Francesco Emilio Borrello. “Per accede in un complesso balneare, io e la mia famiglia siamo stati perquisiti“. L’uomo ha raccontato di essere andato in un lido dove ha pagato l’ombrellone, il parcheggio e tutto quello che serviva per i servizi offerti dallo stabilimento, ed è stato perquisito e bloccato.

“abbiamo sfoggiato il nostro semplice panino con la bresaola ed è arrivato l’addetto che ci ha fermati dicendoci che il panino sotto l’ombrellone non potevamo mangiarlo […]. Fai pagare 50 euro e 10 di parcheggio e una volta all’ombrellone vieni con l’inganno a dircelo” Queste le parole che ci raccontano l’accaduto. Sorge quindi una domanda, è possibile introdurre del cibo in uno stabilimento balneare?
Ebbene, per il dispiacere dello stabilimento balneare campano, il cui nome però è rimasto oscurato, si può fare. Sì, la concessione che viene data allo stabilimento riguarda lo spazio, ma non viene concesso un monopolio sulla ristorazione. Quindi sì, è possibile consumare il proprio cibo sotto l’ombrello.