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Previdenza sociale

Cos’è la pensione di reversibilità e quali sono i requisiti per averla

Pubblicato da
Giovanni Cardarello

La pensione di reversibilità rappresenta uno dei pilastri del Welfare State italiano. Ecco come funziona e chi ne ha diritto

Oggi andiamo a fornire un chiarimento su quali sono le specifiche relative alla pensione di reversibilità e su come calcolarla. Cominciamo con il chiarire, in primo luogo, cosa esattamente è l’istituto in questione. Questo tipo specifico di assegno è un beneficio previdenziale specifico che, viene destinato ai parenti superstiti di un familiare prossimo. Parente che, in vita, riceveva regolarmente una quota pensione dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, l’INPS.

Pensione reversibilità: INPS (Foto Canva – bonus.it)

Lo strumento dell’INPS può essere erogato anche nel caso in cui il parente defunto non fosse ricevente di una pensione dall’INPS. Ma solo nel caso in cui questi fosse regolarmente iscritto ad una delle gestioni previdenziali, sempre dell’Istituto dedicato alla previdenza. Queste ultime sono conosciute come “reversibilità indiretta”. Normalmente, il principale beneficiario della pensione di irreversibilità è il coniuge ancora vivo.

Pensione di reversibilità: i requisiti

Nel caso in cui questo fosse venuto a mancare precedentemente al defunto che in vita riceveva regolarmente la pensione, allora la quota pensionistica di reversibilità scalerebbe al parente più prossimo in linea diretta. Come ad esempio figli minorenni o maggiorenni e simili. L’importo della pensione di reversibilità non è lo stesso che veniva percepito in vita dal beneficiario. Per i beneficiari infatti, deve essere necessariamente calcolata una percentuale che cambia in base alle situazioni.

Pensione reversibilità bancomat (Foto Creative Commons – bonus.it)

Ad esempio, se l’assegno deve essere percepito da un coniuge da solo, allora questa sarà di circa il 60% della pensione originale. Nel caso in cui il coniuge avesse ancora in carico un figlio, questa salirebbe del 20% sulla cifra precedentemente nominata. Arriverebbe al 100% nel caso di due figli a carico. I numeri sarebbero diversi nel caso in cui non fossero più presenti coniugi superstiti.

Nella situazione nella quale i diretti interessati di questo beneficio fossero solo i figlio, la quota sarebbe del 70% nel caso di un singolo erede. Nel caso di due eredi si toccherebbe l’80%, il 100% nel caso di tre o più figli. Lo strumento pensionistico è definito indiretto nel caso in cui il defunto non avesse ancora ricevuto la quota minima per richiedere la pensione classica. Per informazioni più specifiche, però, consigliamo di consultare le pagine ufficiali dell’INPS. La normativa ed il meccanismo di accesso e calcolo sono in costante evoluzione

Giovanni Cardarello

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Giovanni Cardarello