Non spariscono del tutto i bonus relativi al settore edilizio e alle ritrutturazioni. Tuttavia, ci sono delle novità
Il nuovo esecutivo ha ridotto di non poco i bonus del settore edilizio. Infatti, il bonus facciate è stato eliminato anche per effetto delle tante truffe e raggiri mentre il superbonus ha subito due modifiche di cui una sostanziale. Infatti, il tanto discusso superbonus, più per motivazioni politiche che nella sostanza, passa dal 110% al 90 %.
La novità principale, però, non è legata alla percentuale di detrazione. Infatti, la novità determinate l’addio alla cessione del credito e allo sconto in fattura, le due modalità che permettevano di ristrutturare gli immobili senza spendere un euro.
Un taglio del superbonus era atteso anche perché un intervento di tale portata deve essere temporaneo dato il sostegno notevole da parte statale anche se restano in bilico diverse situazioni di lavori accordati ma sospesi per il blocco della cessione del credito. Tuttavia, diversi bonus sono stati confermati. Tra questi c’è il bonus ristrutturazione che ormai è in vigore dal 2013.
Si tratta del bonus previsto dal DL 63/2013 che prevede la possibilità di detrarre dalle imposte il 50 per cento delle spese sostenute per la ristrutturazione dell’abitazione. Le spese vengono spalmate su dieci anni dalle imposte da pagare tramite le dichiarazioni dei redditi. Il limite massimo di spesa detraibile è di 96mila euro. In molti si chiedono se sia possibile cumularlo con altri bonus edilizi o affini.
La risposta è data dalle varie normative. Intanto il bonus ristrutturazione non è cumulabile con l’ecobonus qualora gli stessi interventi rientrino nelle due agevolazioni. Un principio, questo che vale per tutti i bonus di sostegno alle ristrutturazioni e ai lavori edili.Infatti, le stesse spese non possono essere detratte più di una volta.
Sono invece cumulabili con il bonus ristrutturazione le misure per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e quelle che riguardano i beni soggetti determinati vincoli normativi ma nella misura del 50 per cento. Inoltre, il bonus ristrutturazione è cumulabile con indennizzi assicurativi incassati per eventuali controversie coperte da polizze assicurative.