L’Italia resiste alla difficile fase congiunturale legata all’inflazione rispetto ad altri grandi paesi dell’Unione
L’economia cresce più di quanto previsto. Si tratta tuttavia del dato del Pil che è determinante ma non è l’unico dato che può sintetizzare la buona salute dell’economia di un paese. Infatti, nel primo trimestre del 2023 il dato ha segnato un più 3,7 per cento.
Economia, le prospettitve per l’Italia
Un dato importante se si considera che la Germania è in recessione. L’Italia è seconda tra i grandi paesi dell’Unione solo alla Spagna che è cresciuta del 5,5 per cento. Questo dato, però, va analizzato. Infatti, è il settore dei servizi, trainato dal turismo che sta tenendo a galla il pil italiano.
Come nel resto d’Europa, invece, il manifatturiero e il settore industriale cala. In questi settori si risentono maggiormente gli aumenti delle materie prime e il calo dei consumi. Gli scenari futuri restano molto incerti.
Infatti, l’inflazione sta calando ma dimostra di durare più a lungo di quanto previsto. Se il turismo da un lato traina il pil dall’altro fa salire i prezzi rendendo meno prevedibile la situazione. Infatti il turismo è un settore trasversale che non compete soltanto le imprese strettamente turistiche. Questo fattore fornisce una spiegazione sulla lentezza del calo dell’inflazione rispetto alle previsioni iniziali.
Inoltre, a far durare di più l’inflazione è anche il fattore materie prime. Le schermaglie con paesi che forniscono diverse materie come la Cina spingeranno i paesi occidentali a rivolgersi internamente sia come produzioni e a trovare altre fonti, magari più costose.
Le produzioni se spostate all’interno dell’occidente avranno certamente un costo di manodopera maggiore. Il processo di nternalizzazione di questi approvvigionamenti comporterà un aumento dei costi di determinate materie con l’inflazione che dovrebbe, in tal modo, prolungarsi.
Pertanto continueranno a salire i tassi di interesse o, quantomeno, il livello zero è lontano. L’Italia dalla sua deve affrontare questa fase con un problema di povertà che sta crescendo. Inoltre i Italia si vive un invecchiamento della popolazione. Tuttavia, il calo dei lavoratori potenziali dovrebbe essere compensato dal miglioramento dell’istruzione e dal calo degli abbandoni scolastici.