Può capitare di ritrovarsi a dover combattere con una società di recupero crediti molto aggressiva, o con modi mal educati e invadenti, vediamo cosa fare.
Può succedere di doverci interfacciare con società di recupero crediti aggressive, che quindi hanno operatori poco seri e che utilizzano toni e metodi inopportuni. Parliamo di invasioni di privacy, fino a minacce conclamate. Però prima di riuscire a capire come risolvere una situazione del genere, è essenziale che comprendiamo il ruolo delle società di recupero crediti e i loro obbiettivi
L’attività di recupero crediti comprende tutti quegli interventi verso i consumatori per ottenere il pagamento dovuto da un soggetto terzo privato, con il quale ha un debito. Tutto ciò, ovviamente, deve essere svolto nel rispetto del prossimo e delle normative di legge e dei codici di autoregolamentazione che le due parti si sono date. Quindi la società di recupero crediti dove interfacciarsi con di intermediario “semplice”.
Come valutare una società di recupero crediti
Ovviamente il lavoro di intermediazione deve essere svolto con professionalità e in maniera rispettosa e deve coinvolgere le parti per il solo rapporto di consumo. Quindi va imposto di chiedere solamente le somme non pagate di debiti garantiti e esigibili. Ovviamente questo comporta che la richiesta di saldare il debito deve risultare legittima e non devono esserci contestazioni del credito o procedure di conciliazione.
Quindi, per valutare la società che ti sta contattando, è essenziale la corretta verifica circa la reale esistenza del debito. Inoltre, altro modo che permette di avere un quadro della situazione, come vengono svolte le comunicazioni, se attente o improvvisate, facilmente riconoscibili di fronte a posizioni debitorie molto superficiali. In ogni caso, per definizione, è illegittima ogni ricerca del debitore, presa di contatto, sollecitazione che sia lesiva della sua riservatezza e/o della dignità personale.
Si arriva, infine, a visite a domicilio o sul luogo di lavoro, violando il rispetto delle regole della privacy. La goccia che fa traboccare questo vaso di azioni inopportune, però, sono i falsi atti di citazioni. Mi raccomando, verificate sempre prima di fare qualunque cosa.
Insieme a queste accortezze, ecco alcune informazioni importanti da tenere sempre a mente:
- carcere: non è vero che il mancato pagamento di un debito possa comportare il carcere, trattandosi di un situazione di natura civilista;
- dichiarazione di fallimento: non è vero che portare alla dichiarazione di fallimento, infatti per quella è sempre necessaria una proceduta preceduta dall’emissione di un decreto ingiuntivo o comunque di una sentenza;
- pignoramento di beni: anche in questo caso, l’atto del pignoramento non è automatico, perché è necessario che intervenga un giudice;
- banca dati dei cattivi pagatori: non si può finire in questa banca dati, perché è riservata a coloro che hanno debiti con banche o società finanziarie.