Tanti visitatori si saranno chiesti se la procedura del “salta fila” ai parchi divertimenti sia lecita o meno: per rispondere a questo quesito è intervenuto un esperto del settore.
Sono tantissimi i parchi divertimento o acquatici nel nostro Paese, luoghi dove è possibile trascorrere una giornata di relax godendo di varie tipologie di attrazioni, giostre, percorsi avventura e, a volte, zoo al loro interno.
Per fare ingresso è necessario acquistare un biglietto che può avere, ovviamente, tariffe diverse in base alle attrazioni scelte, l’età del visitatore, la durata della visita etc. C’è anche la possibilità, in molti parchi, di pagare un sovraprezzo per saltare la fila alle attrazioni. Tanti si chiedono se questa sia una pratica lecita.
Il presidente di Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, in un articolo pubblicato proprio sul sito dell’associazione, ha esaminato la questione legata al cosiddetto “salta fila” all’interno dei parchi divertimenti o a tema o ancora acquatici in Italia soffermandosi se si tratti di una pratica legittima.
Questo strumento non è nient’altro che un metodo per evitare le lunghe code alle varie attrazioni attraverso il pagamento un sovraprezzo rispetto alla tariffa stabilita per il biglietto normale. Una circostanza che potrebbe risultare molto utile, soprattutto in quelle giornate in cui questi luoghi fanno registrare un alto tasso di visitatori, come in estate.
Il “salta fila”, come spiega il presidente dell’associazione, non rappresenta una pratica commerciale scorretta ed è assolutamente legittimo a patto che vengano rispettate determinante condizioni legate al suo utilizzo da parte dei gestori. Quest’ultimi, difatti, non dovranno indurre i clienti ad acquistarlo agendo in maniera ingannevole. In prima battuta, l’accesso deve essere garantito a tutti i visitatori indipendentemente da quale biglietto abbiano acquistato. Inoltre, va precisato a chi opta per la priorità che vi è comunque un tempo di attesa e deve essere permesso l’acquisto anche dentro il parco. I titolari dovrebbero anche evitare di manipolare gli accessi facendo apparire la fila senza priorità molto lunga o apportare modifiche alla giostra per far accumulare la fila.
Se si rispettano, dunque, le varie direttive e non si attuano pratiche scorrette per invogliare il cliente ad utilizzare il “salta fila” questo diventa assolutamente lecito.