Lavoro e aria condizionata: quando e a quale temperatura impostarla

Sai che in alcuni casi il datore di lavoro è obbligato a installare l’aria condizionata, e tenerla impostata ad una certa temperatura? Cosa dice la legge.

Passiamo una gran quantità di ore in ufficio, di solito 8 dal lunedì al venerdì, nel caso del tipico lavoro da impiegato, ed è quindi sacrosanto che l’ambiente debba essere adeguato a farci lavorare nel migliore dei modi, in modo da non subire stress fisici. Con quest’estate che dalle previsioni meteo si preannuncia una delle più calde, con picchi anche di 45°, diventa necessario da parte dei datori di lavoro, di munire gli ambienti di condizionatori.

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Ufficio con aria condizionata (Foto da Canva) – Bonus.it

Non si tratta di una libera decisione da parte del datore di lavoro, quanto di una disposizione per legge, che prevede che chi ha un’attività debba garantire aria salubre ai suoi impiegati e metterli nella condizione di poter lavorare senza mettere a repentaglio la loro salute. Una condizione che diventa basilare soprattutto in questi mesi di grande caldo.

Aria condizionata, ecco a che temperatura deve essere in ufficio

Non solo il datore di lavoro, nel caso che aprire le finestre dell’ufficio non fosse sufficiente deve fornire gli ambienti di condizionatori, ma un decreto del Presidente della Repubblica del 2013 stabilisce anche a che temperatura debbano essere utilizzati. Questo non solo per evitare eventuali scontri con i colleghi, ma anche per stabilire una linea guida che possa essere seguita da tutti.

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Aria condizionata (Foto da Canva) – Bonus.it

Ebbene, in estate la temperatura deve essere settata sui 26 gradi, con due gradi di tolleranza (quindi fino ai 24), ma non di più. questo permette di avere una temperatura fresca ma senza risultare eccessiva o al contrario dannosa per i lavoratori, che rischierebbero di rimanere per esempio raffreddati.

In inverno, al contrario, il riscaldamento deve essere programmato tra i 18 e i 20 gradi, con due gradi di tolleranza. Anche in questo caso, questa temperatura permetterà di avere le stanze calde ma senza risultare soffocanti e si potrà lavorare senza prendersi malattie o “battere i denti” per il freddo eccessivo. Disposizioni che se non seguite con attenzione, permettono al dipendente di rifiutare di lavorare, senza per questo vedersi detrarre giorni di lavoro.

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