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Previdenza sociale

Contributi INPS: come sapere se ti sono stati versati e a quanto ammontano

Pubblicato da
Lorenzo Angelini

Conoscere la propria situazione contributaria è importante, soprattutto organizzare il vostro futuro. Vediamo cosa controllare

Calcolare i contributi INPS non è un’operazione semplice, coinvolge, infatti, vari fattori che determinano diverse variabili che devono essere considerate. Sono però due i fattori che sono coinvolti direttamente nel calcolo: reddito e inquadramento professionale. Infatti queste due variabili cambiano le carte in tavola sul calcolo della propria pensione e dei contributi versati fino a quel momento. Ma andiamo per gradi.

Calcolo pensioni (Canva) – Bonus.it

Il reddito è un elemento essenziale. Infatti in base agli anni di lavoro, influisce sulla scelta tra sistema retributivo e contributi, quindi sul modo in cui i contributi vengono calcolati. Parliamo di sistema retributivo quando il calcolo si basa sulla retribuzione dell’ultimo periodo lavorativo; mentre il sistema contributivo in base alla quantità di contributi versati. Esiste anche la possibilità di un sistema misto. Questo ci porta a parlare, quindi, dell’inquadramento professionale.

Reddito e aliquota contributiva: ecco come calcolare i contributi

Quando parliamo di inquadramento professionale, parliamo semplicemente del tipo di lavoro svolto. In base a ciò si apre un altro grande tema, i lavoratori iscritti ad un albo. Questi, infatti, sono tutti tenuti ad aderire alla loro specifica cassa previdenziale, che si occupa di gestire i loro contributi. INPS ha, inoltre, una gestione separata per anche i lavoratori autonomi, a differenza dei dipendenti nel settore privato, che versano i loro contributi nella gestione generale.

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Fondamentale per il calcolo dei contributi è l’aliquota contributiva. Questa rappresenta una percentuale che si applica al reddito lordo e che andrà a fornire la pensione. Il caso di lavoratore dipendente, la sua aliquota contributiva è del 33%, di cui il 23,81% versato dal datore di lavoro e il 9,19% dal lavoratore. Cosa diversa per i liberi professionisti che versano, nella gestione separata però, il 26,23%.

Conoscendo questo e sapendo il proprio reddito possiamo spiegare come calcolare i contributi INPS, in un contesto stabile e normale. Per calcolare, infatti, bisogna moltiplicare la propria aliquota contributiva per il proprio reddito annuo lordo, quindi l’imponibile previdenziale, e dividere per 100. Ma attenzione, esistono dei fattori che possono influire su questo calcolo che non rientrano in una definizione di “normalità“. Quindi gli sgravi sui contributi, i massimali e i minimali, o la modalità temporale utilizzata per il calcolo. Se uno di questi fattori sono presenti il calcolo si consiglia farlo fare da un consulente esperto.

Lorenzo Angelini

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Lorenzo Angelini