I piani del Governo per i debiti dei cittadini e le cartelle esattoriali

Il 12 luglio è stato approvato alla camera il nuovo piano fiscale che ha portato all’attenzione non solo delle opposizione, ma anche dei cittadini.

In questi giorni il tema fiscale è al centro del dibattitto politico, soprattutto perché uno dei baluardi che la destra, nelle sue campagne elettorali, ha portato all’attenzione di molti. La delega fiscale è stata votata alla Camera lo scorso 12 luglio. Ora il testo passerà all’esame del Senato e, in caso di variazioni, tornerà alla Camera per una seconda approvazione e di nuovo al Senato, fino a completamento del percorso. Ma di che riforma stiamo parlando?

Delega fiscale e cartelle esattoriali: come funziona
Evasione fiscale (Canva) – Bonus.it

La delega fiscale, o disegno di legge per la riforma del fisco, è un testo legislativo che delinea i principi generali che questo governò terrà presenti per procedere in comunione con la riforma. Il contenuto di tale delega è ciò che ha smosso maggiormente le acque queste settimane, portando l’opposizione in una posizione dura e i cittadini in uno status di allerta.

Delega fiscale: perché tanta attenzione?

La paura sembra formarsi dopo le parole della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Catania, dove definiva le tasse richieste ai piccoli commercianti come un “pizzo di stato“. Un’affermazione che ha destato l’attenzione di molti e ha portato l’interesse dell’opinione pubblica rivolto verso questa riforma.

Delega fiscale: ecco i cambiamenti del governo
Tasse (Canva) – Bonus.it

Varie le informazioni che possiamo osservare, ma ciò che salta all’attenzione dei cittadini è l’articolo 16, la situazione delle cartelle esattoriali. Infatti questo strumento viene volutamente superato, con lo scopo di anticipare l’incasso delle somme dovute:
Il progressivo superamento dello strumento del ruolo e delle cartelle di pagamento per l’entrata da affidare all’agente della riscossione, al fine di anticipare l’incasso […] delle somme dovute dal debitore, riducendo i tempi per l’avvio delle azioni cautelari“.

D’accordo, ma come fare tutto ciò? Tramite l’automazione della procedura di pignoramento dei rapporti finanziari. Significa, semplificando, un prelievo diretto dai conti correnti dei debitori.
l’automazione della proceduta di pignoramento dei rapporti finanziari, anche mediante l’introduzione di meccanismi di cooperazione applicata sin dalla fase della dichiarazione stragiudiziale del terzo
Questo il testo approvato alla Camera, vedremo che evoluzione avrà al Senato e in che posizione si porrà la Lega, forse la più lontana da questo tipo di recupero forzoso dell’evasione.

 

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