Hai deciso di renderti indipendente e aprire un’attività? Ci sono dei passaggi e delle decisioni da prendere prima, vediamo insieme quali e come.
Avviare un’impresa non è cosa da poco, anche il termine stesso “impresa” denota la difficoltà. Ci sono vari passaggi da dover fare e riuscire, come comprendere la forma giuridica dell’azienda, il costo della sua apertura ed il business plan. Non parliamo semplicemente di desideri e sogni, ma razionalizziamo il tutto, comprendendone l’impresa, sia nel significato di difficoltà, ma anche di azienda.
Sapere che forma giuridica deve assumere è fondamentale per affrontare la situazione. Ciò determinerà fattori importanti come il numero di soci, gli obblighi e il capitale minimo iniziale. Per prima cosa dobbiamo fare una prima suddividerle in tre forme: società di persone, società di capitali e cooperative.
Dalla fora giuridica al businnes plan: ecco cosa fare
Analizziamo le varie forme:
- Società Semplice (S.s)
facente parte della società di persone, è un’attività economica commerciale ed è la forma più elementare di società. Non viene previsto un capitale minimo, composta da soci solidali e responsabilità personale illimitate. Non è soggetta al fallimento, ma solo allo scioglimento per il decorso del termine di durata, magari per il conseguimento dell’oggetto l’impossibilità di conseguirlo. - Società in Nome Collettivo (S.n.c.)
facente parte anch’essa della società di persone, è un’attività commerciale i cui soci assumono la responsabilità illimitata e solidale per obbligazioni sociali. Viene richiesto un atto scritto registrato presso l’ufficio delle imprese. Non si possono distribuire somme tra soci e può portare il singolo socio a dover intervenire con il proprio patrimonio personale. - Società in Accomandita Semplice (S.a.s.)
parte della società di persone, la particolarità di questa struttura è la suddivisione fra socie accomandatari che gestiscono e amministrano la società e cosi accomandanti, che rispondono delle obbligazioni solidali in modo proporzionale. - Società a Responsabilità Limitata (S.r.l.)
ora parliamo di società di capitali e si compone di una personalità giuridica e di un’autonomia patrimoniale perfetta, partendo con un capitale minimo che è definibile di 10mila euro ed, infine, viene richiesta l’iscrizione al Registro delle imprese, presentando una gestione della contabilità in maniera specifica. - Società per Azioni (S.p.A.)
sempre di società di capitali parliamo, che ha come obbiettivo l’investimento di grandi somme. Anche in questo caso vediamo una Personalità giuridica e un’autonomia patrimoniale. Il capitale minimo richiesto è di 50mila euro e si possono acquistare azioni per diventare soci, ma i soci non acquisiscono nessun potere amministrativo. - Società Cooperative
La cooperativa è un’impresa a capitale variabile, nella quale i soci possono partecipare liberamente al capitale. Sono tre i principi fondamentali su cui si basa la sua forma giuridica: mutualità, solidarietà, democrazia. Le cooperative sono senza scopo di lucro.
Preso atto della scelta sulla forma giuridica, è necessario avere in mente un’idea di businnes valida e costruire un business plan per descrivere cosi, tipo di azienda, mercato e tutte le sue caratteristiche.
Definito tutto vediamo i requisiti e l’iter per avviare il tutto.
Le procedure per iniziare variano in base alla forma giuridica scelta, ma immaginando attività commerciali tradizionali, l’iter burocratico e i requisiti possono essere questi:
- apertura della Partita IVA;
- iscrizione al Registro delle Imprese;
- comunicazione degli atti alla Camera di Commercio;
- la dichiarazione dell’Inizio Attività al Comune (SCIA);
- apertura delle posizioni INPS e INAIL in caso di personale.
Solo dopo aver preso atto di tutti questi fatto e ragionato sull’investimento da fare potrete davvero iniziare a costruire la vostra impresa.