Quando carichiamo il nostro smartphone possiamo seguire alcuni consigli per risparmiare in bolletta ed evitare danni al caricabatterie.
Sono miliardi gli smartphone venduti ogni anno nel mondo. Possedere un dispositivo mobile, difatti, è quasi divenuto indispensabile per molti di noi sia per lavoro, ma anche per rimanere sempre in contatto con amici e parenti ed aggiornati su tutto quello che accade nel mondo.
Uno dei problemi più frequenti di questi dispositivi è la durata della batteria ed il tempo di ricarica. Con un utilizzo costante si è costretti, difatti, a dover ricaricare lo smartphone almeno una volta al giorno o addirittura anche più volte. Ma come si può risparmiare in tal senso e cosa evitare?
Caricare lo smartphone, come risparmiare e cosa evitare: i consigli utili
Caricare lo smartphone è diventata ormai un’azione di routine che viene praticamente messa in pratica quotidianamente da molte persone nel mondo. L’utilizzo costante, per i più svariati motivi, del dispositivo porta ad un dispendio della batteria notevole che ci costringerà a doverlo ricaricare almeno una volta al giorno.
Ma esistono dei trucchi e degli accorgimenti per risparmiare, considerato i costi per l’energia elettrica aumentati notevolmente negli ultimi anni? La risposta è si, anche se la spesa complessiva per ricaricare uno smartphone è praticamente esigua: come calcolato dalla redazione di Trend Online, si parla di circa 4,50 euro all’anno per i modelli di ultima generazione.
Il primo consiglio per risparmiare è quello di non ricaricare il dispositivo durante tutta la notte, azione che sicuramente in molti compiono, magari prima di andare a letto così da avere la batteria al 100% al mattino. Questo perché, nonostante il telefono sia carico si continua a consumare energia aumentando inevitabilmente le ore di ricarica.
Altra azione da evitare sarebbe quella di lasciare il caricabatterie attaccato alla presa, una volta terminata la carica. Anche questo, difatti, porta ad un consumo di energia. Inoltre, questo tipo di comportamento può provocare danni al caricabatterie che surriscaldandosi più del dovuto potrebbe rompersi.
In entrambi i casi si tratta di consumi di corrente elettrica esigui, ma che può comunque possono incidere e sono facilmente evitabili.