Il Bonus luce è indispensabile per molti nuclei che hanno all’interno persone con gravi problemi di salute: cosa sapere sull’agevolazione
La spesa della luce elettrica è indispensabile quanto cara. Non si può immaginare una casa senza questo bene essenziale ma con la crisi energetica che stiamo vivendo dalla fine del 2021 (acutizzata da quando la Russia ha attaccato l’Ucraina nel febbraio 2022), per molte famiglie e diventata una zavorra.
Abbiamo letto e sentito di storie che hanno dell’incredibile, come il caso di attività commerciali sull’orlo del fallimento per via di bollette da migliaia di euro. Non se la passano meglio le famiglie e per alcune è possibile usufruire del bonus. In modo particolare per i nuclei con all’interno membri diversamente abili.
Bonus luce per i disabili: è rivolto ad alcune persone in particolare
Non è proprio una novità che famiglie con disabili hanno un vantaggio sulle bollette, ma sulla Gazzetta Ufficiale dello scorso 10 giugno è stato pubblicata l’ultima agevolazione in ordine di tempo, il Dpcm del 15 marzo 2023.
Il sostegno non riguarda indiscriminatamente tutte le famiglie che hanno un disabile in casa ma in modo particolare quelle che utilizzano l’energia elettrica per apparecchiature mediche necessarie al mantenimento in vita della persona o la cura.
Parliamo di soggetti che hanno bisogno del funzionamento di macchine cosiddette salvavita e che, come si può immaginare, consumano moltissima energia. Se non venisse applicato il bonus, la somma finale della bolletta sarebbe proibitiva.
Per quanto riguarda il funzionamento del bonus, il riconoscimento non è automatico. Bisogna infatti avanzare la richiesta al proprio Comune di residenza o presso un Caf abilitato all’inoltro della domanda.
Non basta la domanda di un Centro di Assistenza Fiscale ma anche il possesso di un certificato dell’Asl che attesti la grave condizione di salute e dunque l’indispensabile utilizzo delle suddette macchine. Va indicato anche qual è l’apparecchiatura, che tipo di utilizzo se ne fa e quante e per quante ore giornaliere.
Il valore bonus oscilla tra i 50 e 150 euro al mese. Ricordiamo che non conta l’Isee che infatti non va allegato alla domanda. L’agevolazione viene riconosciuta a prescindere dalla ricchezza familiare.