Il canone Rai è il tributo che si paga per il possesso di apparecchi dotati di sintonizzatori come i televisori
Il canone Rai è il tributo che si paga per il possesso di un apparecchio dotato di sintonizzatore, quale il televisore o una radio. Si tratta in realtà di una tassa mascherata perché è un compenso che equivale al servizio di informazione pubblica attuata dalla tv e radio di Stato, ossia la Rai.
Oggi l canone si paga al costo di 90 euro all’anno. Va pagata una sola volta per nucleo familiare anche se si possiede un televisore in altre abitazioni. Ad oggi il pagamento avviene ancora tramite la bolletta dell’energia elettrica che suddivide in cinque rate l’imposta di 90 euro.
Infatti, in bolletta si ritrovano rate da 18 euro cadauna per cinque volte a titolo di canone Rai. Il canone Rai tuttavia permette ad alcune persone di esentarsi dall’obbligo di pagamento. Tale esenzione riguarda soggetti che hanno superato una certa età anagrafica e non vanno oltre un limite di reddito stabilito.
Infatti si tratta di persone che hanno compiuto 75 anni di età e che non superano il reddito di 8.000 euro all’anno. Per quanto riguarda invece alcune categorie specifiche di lavoratori, rientrano nell’esenzione dal Canone Rai i seguenti lavoratori.
Si tratta dei militari delle Forze Armate Italiane o straniere purché appartenenti alle Forze Nato; poi ci sono gli agenti dei corpi diplomatici e consolari. Infine, sono esenti i rivenditori di televisori e le attività commerciali dedite anche alla riparazione dei televisori o altri apparecchi dotati di sintonizzatori.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, si ricorda che l’Italia sta godendo da tempo di una deroga sul divieto di inserire il canone Rai in una delle bollette dell’utenza.
Infatti questa modalità viola i trattati europei di cui l’Italia è firmataria che riguardano la libera concorrenza nel settore delle utenze. Tuttavia, non è ancora stato deciso con quale modalità si pagherà il canone Rai quando l’Italia deciderà di mettersi in regola con i tratta europei.