Un effetto diretto del forte caldo è la difficoltà a lavorare, a tal proposito arriva una proposta sul ricorso immediato alla cassa integrazione
La grande emergenza caldo che, da circa quindici giorni, sta funestando l’Italia non accenna a rallentare. E non si tratta del classico caldo estivo, ma di un vero e proprio effetto diretto del cambiamento climatico. Gli eventi estremi, come le onde anomale sull’Adriatico, le grandinate violente nel Nord Italia ed il susseguirsi di colpi di calore fra i cittadini, ne sono una chiara riprova.
E, a prescindere dal confronto ideologico sul tema, è opportuno, anzi necessariom prendere provvedimenti certi e immediati. In particolare, nell’ambito lavorativo dove, il calore percepito, ovvero la somma tra temperatura atmosferica, tasso di umidità e condizioni ambientali, genera un microclima sovente superiore ai 45 gradi.
Cassa Integrazione, la spinta della CGIL
Un fattore che, rende praticamente impossibile lavorare. O quantomeno di lavorare con efficacia e costrutto. E i numeri, come sempre, descrivo al meglio il fenomeno. Dall’inizio ufficiale dell’estate, le segnalazioni all’Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, l’INAIL sono aumentati di quasi il 10% rispetto allo stesso periodo del 2022. E, purtroppo, sono aumentati i casi di decessi.
Eclatante il caso di Lodi dove, un operaio di 44 anni, ha perso la Vita mentre era intento a svolgere l’attività lavorativa proprio a causa del grande caldo. Ma sono migliaia le segnalazioni di malori sul posto di lavoro o nel percorso lavorativo casa – ufficio e viceversa. Tutti elementi, come accennato, che richiedono una risposta forte e immediata. Risposta forte e immediata che, la Confederazione Generale Italiana del Lavoro, la CGIL, ha individuato nel ricorso alla Cassa Integrazione per tutte le aziende che, a causa dell’emergenza caldo, non sono in grado di rispettare le commesse e i tempi di lavoro ordinari.
“Martedì è già tardi”, sottolinea con forza la Segretaria Confederale Francesca Redavid, riferendosi al fatto che la proposta è in campo da quindici giorni e che il provvedimento, straordinario, giace ancora sui tavoli dei decisori politici. Sempre la CGIL, fa appello al Ministro del Lavoro del Governo Meloni, Marina Calderone, per reperire prima di subito i fondi necessari al varo del provvedimento. L’obiettivo pratico e concreto, è di averli a disposizione nel Tavolo di confronto, organizzato per la prima metà dell’ultima settimana di luglio. L’intento è quello di rendere il tutto operativo già dal 1° agosto. La corsa contro il tempo è iniziata