Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi suggerisce di utilizzare cassa integrazione e smart working per far fronte a un’emergenza impellente.
C’è molta preoccupazione, da giorni, per i lavoratori italiani, molti dei quali esposti alle temperature soffocanti che sta facendo registrare il termometro in buona parte d’Italia. Alcune professioni impongono infatti agli operai di rimanere sotto al sole per molte ore al giorno, e ciò ha fatto registrare già, purtroppo, malori e nei casi più gravi decessi. Basti pensare a chi si occupa del rifacimento del manto stradale, o chi invece rifà tetti o facciate dei palazzi.
Da giorni, ormai, il Centro-Sud è colpito da un’ondata di caldo soffocante, portato dall’anticiclone africano Caronte (dal nome non a caso del traghettatore delle anime perdute) e si registrano anche incendi nelle regioni colpite dalla morsa dell’afa e del sole. Al contrario, al Nord si sono verificati tre forti nubifragi nel giro di tre giorni, con ghiaccio, grandine e forte pioggia, che hanno provocato anche morti e feriti oltre a ingenti danni alle città. Per venire incontro soprattutto ai lavoratori colpiti dal caldo, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha pensato ad alcune misure straordinarie per il lavoro.
Bonomi sul lavoro: “Usare smart working e cassa integrazione”
Il leader di Confindustria ha proposto l’utilizzo di smart working e cassa integrazione per aiutare i lavoratori alle prese con il caldo eccessivo. Bonomi lo ha equiparato all’emergenza Covid, auspicando un’intesa che vada a coprire tutta la platea dei lavoratori italiani.
La proposta è stata discussa durante una prima convocazione con la ministra Calderone, e proprio oggi si terrà la seconda convocazione in merito, ma i sindacati premono, e spiegano come non ci sia tempo da perdere.
“Serve subito un decreto legge che protegga i lavoratori dalle temperature elevate e vieti i lavori particolarmente esposti, oltre i 33 gradi” ha scritto sui suoi profili social il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. La speranza è che si arrivi a un accordo tra parti sociali e governo già nelle prossime ore per dare sollievo e non mettere a rischio la vita dei lavoratori: un paio di settimane fa, un operaio che si occupava del rifacimento di una rotonda a Lodi è morto, ucciso dal caldo eccessivo: aveva 44 anni.