E’ tempo di scadenze per milioni di contribuenti italiani. Tra pochi giorni diversi cittadini avranno un altro termine
Tra la primavera e l’estate, i contribuenti italiani sono impegnati con il fisco. È infatti il periodo di tempo in cui è necessario dichiarare il reddito dell’anno precedente per poter poi calcolare le relative imposte o eventuali rimborsi. Attraverso la dichiarazione dei redditi, infatti, viene poi applicata una percentuale spettante allo Stato sui redditi percepiti in base alla vigente normativa tributaria.
Irpef, scadenza al 31 luglio: chi riguarda
L’iter è piuttosto lungo. Inizia infatti a maggio e termina, solitamente intorno a ottobre o novembre per alcuni contribuenti, come le partite iva. Inoltre, per chi possiede una seconda casa, o una prima casa di lusso, deve pagare l’Imu, che è una tassa sulla proprietà di immobili e terreni.
La fase più incisiva è senza dubbio la dichiarazione dei redditi. Si tratta di un periodo di tempo piuttosto lungo, durante il quale è necessario dichiarare al fisco quanto guadagnato nell’anno precedente e pagare le tasse, a seconda del reddito, in modo che ogni persona che contribuire con la loro quota alle attività e ai servizi pubblici erogati dallo Stato.
La prossima scadenza, per alcuni contribuenti è il 31 luglio. Infatti entro questa data scade il termine per il versamento dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche, di taluni contribuenti che hanno deciso di pagare con un mese di ritardo e di versare le imposte a tale seconda scadenza con una lieve maggiorazione.
Più precisamente si tratta del saldo e l’acconto 2023 delle imposte sui redditi. Si tratta del versamento dovuto da quei contribuenti che non hanno potuto godere di alcuna proroga e che avrebbero dovuto versare in via ordinaria al 30 giugno 2023.
Per costoro è previsto il versamento delle imposte in ritardo va versato entro il 31 luglio ma con la maggiorazione dello 0,40 per cento rispetto a quanto dovuto in via ordinaria. In tal modo il fisco offre la possibilità di prendere un poco di tempo per versare i tributi con una lieve maggiorazione.