Inflazione, il governo è al lavoro con l’intero settore alimentare per fare in modo di abbassare i prezzi dei beni di prima necessità
L’Europa è alle prese con una forte inflazione dalla fine del 2021. Da febbraio dell’anno successivo, con l’attacco della Russia all’Ucraina, la situazione è peggiorata perché i prezzi energetici hanno spinto l’aumento dei prezzi.
Nei mesi scorsi è stato raggiunto il picco e a luglio si sono visti i primi segnali positivi. La Bce, fin da quando è nato l’euro, ha raccomandato l’inflazione alla soglia al 2%, oggi ancora lontana. L’aumento dei prezzi incide ovviamente anche sul costo del denaro e ne risente fortemente il carrello della spesa.
Alcuni prodotti di largo consumo hanno registrato aumenti più degli altri. Secondo i dati di Assoutenti nell’ultimo anno l’aumento medio per ogni famiglia è stato di 846 euro per comprare generi alimentari.
Su questo tema particolare ci sarà la prossima settimana un confronto tra il Ministero delle Imprese e del made in Italy e la grande distribuzione e produttori. Il fine è accordarsi per creare un paniere di prezzi calmierati. All’interno i generi di grande consumo e prima necessità composto da beni di largo consumo come pasta, riso, latte, uova, olio.
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del made in Italy, è al lavoro con tutti i protagonisti della filiera a partire ovviamente dai produttori e dalla grande distribuzione. Ad essere coinvolto, ha detto il ministro, sarà anche il sistema produttivo. L’intesa dovrà portare a una “significativa riduzione dei prezzi dei beni a maggior consumo“. Dunque alcuni beni, si spera il prima possibile, saranno protetti dall’inflazione.
Da segnalare comunque un aspetto positivo perché in questo mese l’inflazione è scesa al 6,4% ma c’è ancora da fare tanto poiché i prezzi restano alti e fare la spesa è diventato davvero proibitivo.
A pane, pasta, riso, uova e latte, al paniere calmierato si potrebbe aggiungere la verdura, la frutta e la carne. Entreranno a far parte della lista anche i prodotti dell’igiene personale e quelli dell’infanzia. C’è solo da chiarire se verrà applicato un prezzo fisso o un tetto massimo oltre il quale i prodotti non potranno costare.