Il Piano salva mutui è un accordo tra il Mef e l’Abi che può aiutare adesso ma non mancano pericoli per i prossimi mesi
Per fronteggiare il grave problema dei mutui a tassi variabili che stanno mettendo in difficoltà moltissime famiglie italiane, il Ministero dell’Economia e l’Abi, l’Associazione Bancari Italiani, hanno trovato un accordo.
È il cosiddetto piano salva mutui che però sembra avere delle criticità. Il sistema, infatti, potrebbe funzionare nell’immediato ma a lungo andare pare che porterebbe più effetti negativi che positivi.
Piano salva mutui: cosa sapere
Il piano è un pacchetto il cui obiettivo è fare in modo che le banche siano sensibili quando ci sono segnali che un cliente non riesce a pagare la rata, ma solo nel caso in cui non si superano i 90 giorni nel ritardo dei pagamenti.
Gli istituti di credito avranno la libertà di decidere se aderire al piano e dunque se consentire di allungare la durata del prestito, in modo da rendere più leggero l’importo della rata. Decideranno anche a chi dare questo tipo di aiutato e a chi offrire un tasso fisso.
Come accennato ed è facilmente prevedibile, pagare una rata più piccolo significa allungare il mutuo che può aiutare la famiglia che deve pagarlo in quel momento, ma con il passare del tempo la situazione diventa meno agevole.
Infatti man mano aumenterà il costo del denaro per chi opta questa soluzione. Insomma pagando una rata più piccola adesso, il mutuo durerà più a lungo e dunque maggiori saranno gli interessi da corrispondere alla banca.
È un cane che si morde la coda. Anche perché il costo del denaro il futuro potrebbe essere più caro (quasi sicuramente sarà così); pertanto risulterà una soluzione scelta che non aiuta la parte mutuataria (chi riceve i soldi con gli interessi) mentre non toccherà minimamente l’altra parte, la mutuante, ossia la banca che eroga il prestito.
I mutui variabili sono così alti perché la Bce sta alzando di continuo il costo del denaro, ora del 4,25%. Il motivo è che si vuole frenare l’inflazione. Infatti se i soldi costano di più, si tenderà a spendere di meno ma come effetto, appunto, c’è il rincaro dei tassi dei mutui. Nel frattempo aumentano gli importi delle rate non pagate.