Il ddl Varchi sulla maternità surrogata è passato alla Camera tre giorni fa, e ora si attende l’approvazione (scontata) da parte del Senato. Cosa succederà nel caso diventi legge.
Il 26 luglio la Camera dei deputati ha approvato con ,votazione scontata di 166 favorevoli e 109 contrari la legge che rende la maternità surrogata reato universale. Ora sarà il Senato a doverla rendere attuabile. Tale pratica, pertanto, verrà equiparata a reati gravissimi quali lo stupro di guerra, la pedofilia e il genocidio, per i quali è previsto tale tipo di reato.
Il governo Meloni da tempo aveva intenzione di vietare tale pratica nel nostro Paese, e ha voluto estendere tale reato anche oltre i confini nazionali. Questo poiché il reato universale prevede che sia applicato ovunque, per quanto concerne i cittadini italiani. Una pratica che in realtà non è utilizzata solo da persone omosessuali ma anche da coppie eterosessuali che hanno difficoltà a procreare. Ma cosa prevederà la legge, nel caso venga approvata in via definitiva?
Maternità surrogata: cosa succede nel caso diventi reato universale
Va detto che nel nostro Paese la maternità surrogata è vietata dal 2004, ma il governo Meloni ha deciso di renderla reato anche per chi volesse servirsene al di fuori dei confini italiani. In Europa ci sono invece diversi Stati membri che la permettono, e in altre nazioni è legale, come Canada, Gran Bretagna e Australia, per un totale di 65 Paesi in tutto il mondo, seppur ovviamente con specifiche norme da seguire.
Ma cosa accadrà se la proposta di legge dovesse ottenere l’ok dal Senato? Il cittadino italiano che venisse scoperto ad utilizzare tale pratica potrebbe correre il rischio di passare in carcere tra i 3 mesi e i 2 anni e oltretutto avere una multa molto salata.
Ciò porterebbe tuttavia a numerose controversie, poiché nel caso la persona interessata scegliesse un Paese dove la maternità surrogata è legale, difficilmente il Paese in questione deciderà di perseguirla, e ciò porterà a lungaggini e questioni legali molto lunghe. Non resta che vedere se il Senato, come è presumibile, darà il consenso e renderà legge tale proposta.