Arrivano i nuovi dati da Banca d’Italia e dai ricercatori della Bocconi sui costi per mantenere un figlio: vediamo i dati.
Crescere un figlio ha un costo importante che coinvolge le famiglie pesantemente, anche se in maniera diversa in base alla situazione economica. Questo rimane, infatti, uno dei motivi principali del calo demografico del nostro paese, ma non l’unico. Oggi ci soffermeremo sui dati che Banca d’Italia ha fornito sul costo medio per crescere un figlio e, soprattutto, l’impatto economico che ha sulla crescita economica e lavorativa delle donne.
Il calcolo che viene mostrato da Banca d’Italia mostra la spesa media mensile che una famiglia deve affrontare per crescere un figlio. In Italia si parla di cifre che si aggirano attorno a 645 euro, ma che variano di molto in base alla situazione territoriale e sociale. Infatti vediamo una disparità di spesa fra le varie regioni. In nord Italia la spesa media risulta essere la più alta, 714 euro mensili, mentre nel centro si avvicina molto di più alla media nazionale con 707 euro mensili. Cosa diversa nel Sud Italia dove la spesa scende a 512 euro.
Crescere un figlio: ecco i costi
Un dato che si lega ai costi della vita, differenti in base alla situazione territoriale economica. La media, inoltre, mostra un dato che comprende tutte le situazioni sociali, anche le più povere, che presentano una spesa media di 194 euro mensili. Tutto ciò dimostra come il costo della vita sia distribuito in maniera diversa, anche in base ai servizi e alla loro disponibilità.
Ma il dato non è completo, infatti manca la situazione delle donne. Una madre accusa, economicamente parlando, la nascita di un figlio, dimostrando una enorme disparità, all’interno di una coppia eterosessuale, con le figure maschili della coppia. I dati parlano, infatti, di cali di reddito vertiginosi, mettendoli a confronto con donne senza figli. Ma come succede? Ce lo spiegano i ricercato di della Bocconi.
Il motivo è tanto banale quanto triste; le madri perdono ore di lavoro. La scelta può risultare sia forzata che volontaria, ma lo studio ci regala un altro spaccato che aiuta a comprendere al meglio questi dati. Infatti il calo delle retribuzioni, e quindi dei redditi delle madri, si palesa maggiormente in quelle regioni dove i servizi per l’infanzia sono minori, dimostrando una difficoltà nel conciliare famiglia e lavoro.
Maternità e diritti: il dato allarmante
Termina lo studio mostrando come una donna con figli, messa a confronto con una donna senza figli, a 15 anni dalla loro nascita, ha un salario medio inferiore di 5.700 euro lordi . Dati allarmanti che mostrano un triste spaccato della nostra società, dimostrandoci come le donne che decidano di diventare madri facciano un sacrificio maggiore a causa della mancanza di diritti e servizi fondamentali.