In arrivo una graditissima sorpresa nella busta paga di agosto per tutta una categoria di lavoratori dipendenti. Ecco Tìtutti i dettagli
Con la fine del mese di luglio, scattano i pagamenti degli stipendi di tutti i lavoratori dipendenti attivi in Italia. Tra il 27 e il 10 del mese, infatti, vengono saldate tutte le competenze del mese precedente. E per alcuni lavoratori è in serbo un’inattesa e, graditissima, sorpresa. Vediamo a chi tocca l’agio.
Secondo quanto apprende, da fonti qualificate, la Redazione di Bonus.it nella busta paga di agosto verrà inserito un aumento, purtroppo solo una tantum, ovvero solo questa volta, dell’1,5% della paga lorda. Ma è un aumento per alcuni versi, imprevisto e non sbandierato a livello comunicativo quanto dovuto. L’aumento, è legato a due fattori preponderanti.
Busta Paga di Agosto, arriva l’una tantum
Il primo è il tasso di inflazione che, seppur in discesa nel mese di luglio, resta, su base annua a ridosso dell’8%. Il secondo, ed è una causa diretta, l’aumento del costo della vita, in particolare su bollette, carrello della spesa e prezzo delle benzine alla pompa. Per far fronte a questo stato di cose, l’esecutivo del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella Legge di Bilancio per l’anno 2023, ha inserito un meccanismo automatico di recupero del costo della vita.
Non si tratta della cara vecchia “Scala Mobile”. Un meccanismo che adeguava gli stipendi al costo reale della vita, ma come detto di Una Tantum. Nello specifico parliamo dell’1,5% dello stipendio. Ed è appannaggio dei lavoratori della Pubblica Amministrazione. Al suo interno vi sono ricompresi i travet, i lavoratori del comparto Giustizia (compresa l’Avvocatura di Stato), i Militari, le forze pubbliche afferenti, tanto al Ministero dell’Interno quanto quello della Difesa, e ovviamente tutto il settore scolastico di ogni ordine e grado.
L’aumento nella busta paga di agosto non determina una cifra fissa, ma è in proporzione del salario lordo di ogni singolo dipendente. Si tratta, in ogni caso, di una importante boccata di ossigeno. Soprattutto per godersi al meglio qualche giorno di ferie senza intaccare troppo il reddito in vista della ripresa di settembre. E a proposito di settembre c’è da segnalare, infine, che l’aumento per alcune categorie di lavoratori slitta nella prossima busta paga. E’ il caso degli insegnanti supplenti. Il motivo è legato al fatto che lo stipendio ricevuto, per esigenze fiscali e di calcolo della presenza effettiva, non è quello del lavoro svolto nel mese precedente ma di due mesi prima