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Economia e Finanza

Borsa, ottimismo dei mercati: a cosa guardano gli investitori

Pubblicato da
Giuseppe Formisano

La borsa asiatica risponde bene nonostante la risalita dell’economia cinese registri un rallentamento. Occhio ai tassi d’interesse Fed e Bce

Partono bene le azioni in borsa oggi in modo particolare le asiatiche che registrano buoni numeri dopo una risalita di Wall Street. Osservata speciale è l’inflazione per la quale gli investitoti hanno notato un rallentamento.

Azioni in borsa (foto Canva) – Bonus.it (1)

Ottime le indicazioni che arrivano da Giappone, Corea e Cina che hanno portato l’indice regionale verso la massima chiusura dell’anno. Le azioni cinesi hanno sostenuto l’indice MSCI Emerging Markets fino a oltre 1% in più mentre per Tokyo, con il Nikkei, ha chiuso gli scambi a +1,26%.

Borsa, a cosa punta la Cina

Tali attività sono giunte a seguito in un allentamento dell’inflazione Usa e dopo che il Consiglio di Stato cinese ha emesso provvedimenti miranti a espandere i consumi del settore automobilistico con la speranza che ci siano maggiori investimenti nel campo.

Banca popolare cinese, l’istituto centrale di Pechino (foto Canva) – Bonus.it)

Ci sono diversi temi e gli investitori e la borsa deve tenere in considerazione. Innanzitutto non è escluso che la Banca Centrale Europea continui ad adoperare la politica che prevede l’innalzamento dei tassi di interesse che trova particolare favore nel presidente Christine Lagarde.

Nella prossima riunione in programma a settembre, però, si potrebbe optare anche per una pausa di questa politica che dovrebbe abbassare l’inflazione ma tra gli effetti devastati porta ai rialzi dei mutui variabili.

L’economia cinese ha luglio ha registrato ancora slancio, ma in calo rispetto al mese precedente, con una salita leggera a 49,3. La contrazione sta frenando il Dragone e questo dato dice tutto poiché impedisce di superare la soglia di 50 che separa proprio l’espansione dalla contrazione. È sceso invece a 51,5 l’attività dei servizi e delle costruzioni, ciò che non è manifatturiero.

I mercati risultano essere volatili dopo le decisioni della banca centrale e ciò potrebbe portare addirittura alla nascita di una nuova era monetaria con gli investitori che guardano dollaro, euro e yen in un altro modo.

Ciò dipenderà se gli aumenti dei tassi della Federal Reserve e della Bce avranno concluso il proprio ciclo e se la Banca del Giappone attuerà una politica diversa e più allentata sui rendimenti obbligazionari.

Giuseppe Formisano

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Giuseppe Formisano