Si riaccende il dibattito politico sulla Grande Riforma della pensione INPS e, con esso, si intensificano le verifiche sui contributi necessari per accedere al diritto.
La pensione è sempre un argomento alquanto delicato. Verificare, con puntualità, quanti anni di contributi effettivi si hanno è essenziale per capire, a che età si potrà lasciare tutto e dedicarsi alla quiescenza. Al meritato riposo della vita. Tutto questo perché, l’età minima per poter andare in pensione, negli anni, non ha fatto altro che slittare sempre più in là. Le diverse problematiche economiche del paese, infatti, hanno contribuito a rendere questo obbiettivo personale, sempre più lontano e in alcuni casi difficilmente raggiungibile.
Ma in questi casi c’è ben poco da fare. Considerando quanto questo aspetto sia effettivamente fuori dal nostro controllo. Dal canto nostro, infatti, non possiamo fare altro che versare con regolarità i contributi e seguire i regolamenti in vigore che spiegano come arrivare all’età pensionistica. Regolamenti, un po’ complessi forse, ma efficaci. Andiamo a capire insieme, quali sono, secondo la legge attuale, i contributi minimi che un individuo, deve raggiungere, per poter andare in pensione.
INPS, quanti contributi sono necessari per la pensione
Per aver diritto di richiedere all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS la pensione classica, ovvero quella che si ottiene per la vecchiaia, i numeri sono chiari. Pochi dubbi in questo campo. È necessario aver accumulato un minimo di 20 anni di contributi registrati. E, come suggerisce il fatto che è la pensione destinata a chi raggiunge un livello specifico di anzianità lavorativa, è necessario, anche, l’aver raggiunto un’età specifica.
L’età è 67 anni, momento in cui si potrà semplicemente andare in pensione, senza troppi giri di parole, e godersi quindi gli anni di libertà. Nel caso in cui si può andare in pensione solo utilizzando il metodo contributivo puro la situazione cambia leggermente. In questo caso si deve soddisfare un terzo requisito. L’importo minimo per la pensione maturata non deve, infatti, in alcun modo, essere inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. E qui la domanda sorge spontanea. Ma non esistono soluzioni per andare in pensione prima dei 67 anni?
Partiamo dal chiarire il concetto di che cos’è la pensione anticipata? Questa specifica tipologia è destinata principalmente a chi è riuscito ad entrare nel mondo del lavoro in giovane età. Ma non solo, è necessario che abbia, anche, messo da parte un numero minimo di contributi. Molto più importante di quello necessario per andare in anzianità. Come è logico che sia. I numeri, in questo caso, sono 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, rispetto ai precedentemente nominati 20