Arriva un nuovo bonus nelle nostre case: il bonus figli. Nuova misura del decreto lavoro del governo. Chi potrà usufruirne?
Sin dall’insediamento di questo nuovo governo si è spesso parlato del calo demografico e del problema delle nascite. Non a caso il governo ha istituito il Ministero della famiglia, natalità e pari opportunità. Oltre a superare il primo shock di vedere pari opportunità e natalità nello stesso ambiente di concetto, sembra ovvio comprendere quale siano gli obiettivi, e questi giorni arrivano le prime misure: il bonus figli.
Questa misura si va ad aggiungere all’interno delle misure introdotte nell’ultimo decreto lavoro. Il bonus viene destinato ai lavoratori dipendenti con figli a carico, con detrazioni fiscali, perché di questo si parlerà, anche di 3mila euro l’anno. Il bonus, come si evince dalla circolare 23/E del primo agosto che attua la misura introdotta nel decreto, spetta a chi ha figlio/i a carico ed è possibile espanderlo ad entrambi i genitori.
Bonus figli: la nuova misura del governo
La misura consiste, sostanzialmente, nei fringe benefit, la cui consueta soglia è di 258,23 euro, ma che, per i lavoratori dipendenti con figli a carico, sale a 3mila euro. Possono rientrare richieste come buoni benzina, buoni spesa, ma anche per le somme erogate, o rimborsate, per il pagamento delle utenze domestiche. Non rientrano, invece le prestazioni presenti nell’articolo 51 comma 2 del Tiur. Nel caso in cui la somma dovesse superare il limite?
In quel caso il pagamento delle tasse non è più previsto solo sulla quota accedente, ma sull’intero ammontare. Ma come poter richiedere questo bonus? L’Agenzia delle Entrate spiega che, per poter considerare i figli a carico, questi ultimi non devono superare un reddito di 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Questa quota sale a 4 mila euro quando i figli non hanno ancora compiuto 24 anni. Il bonus è solo per l’anno in corso, questo limite di reddito, quindi, dovrà essere verificato entro il 31 dicembre di questo anno.
Per poter accedere a questo bonus il dipendente deve dichiarare al proprio datore di lavoro di averne diritto, esponendo il codice fiscale del figlio o dei figli a carico; non essendoci una dichiarazione precompilata, sarà cura del lavoratore e del datore di lavoro trovare la forma migliore.
Infine, il bonus possono ottenerlo anche i genitori che ricevono l’assegno unico e universale.