Secondo la graduatoria internazionale Henley passport index, il passaporto italiano porta molti vantaggi in termini di accesso
I cittadini Ue usano il passaporto solo per andare in Stati al di fuori dell’Unione. Gli italiani che posseggono l’importante documento hanno anche altri vantaggi. Ad esempio non serve il visto per entrare in Ecuador, Fiji, Mongolia o Zambia.
L’organizzazione inglese Henley passport index ha confermato la “potenza” del passaporto italiano come fa ogni anno nella propria classifica.
Il documento è secondo, dopo quello di Singapore. Henley & Partners rileva che negli ultimi diciotto anni il numero medio di destinazioni senza visto è quasi raddoppiato. Nel 2006 erano 58, ora sono 109.
Vediamo nello specifico cos’è la Henley passport index. È un’autorevole organizzazione che stila un’originale classifica dei passaporti di tutto il mondo in base al numero di destinazioni a cui i titolari possono accedere senza la necessità di un visto preliminare.
Nella graduatoria ci sono 199 passaporti e 227 destinazioni di viaggio, la base sono i dati dell’International air transport association (Iata) e classifica 199 documenti di viaggio in tutto il mondo.
L’Italia occupa la seconda posizione con Germania e Spagna e solo da quest’anno Singapore è primo poiché negli ultimi cinque il primato è stato del Giappone. Il Paese del Sol Levante ora è terzo con Corea del Sud, Francia, Austria, Finlandia, Lussemburgo e Svezia.
Un vantaggio pratico è che tra le 190 destinazioni ci sono luoghi che meritano visite turistiche come le isole Salomone o il Sudafrica. Inoltre per alcuni Stati, per un periodo di tre mesi, gli italiani possono sostare nel loro territorio nazionale senza visto oppure tramite una procedura per ottenere il visto online.
Prima di comprare un biglietto si consiglia comunque di consultare il sito dei Ministero degli Esteri su eventuali novità.
Un esempio di come si scala la classifica è la politica attuata dal governo di Singapore che ha garantito una grande libertà di viaggio ai suoi cittadini. In questo modo ha ottenuto l’accesso a venticinque nuove destinazioni in tutto il mondo, ha spiegato il presidente di Henley & Partners Cristian H. Kaelin.