A ridosso della pausa estiva INPS implementa un servizio utilissimo, si chiama Pensami ed è rivolto ad una fascia ampia di contribuenti
PENSAMI, è il nuovo servizio online dell’INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. Parliamo di un servizio messo da poco a disposizione del pubblico. L’iniziativa è studiata per assistere, anche se solo in minima parte, i lavoratori in crisi in questi periodi economicamente complessi. Vediamo come funziona, a chi è rivolto e i suoi effetti pratici.
Seguendo la linea della continua innovazione l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha rigenerato, e aggiornato, un servizio di grande importanza. Il perché è chiaro. La necessità di continuare a crescere e adattarsi alle esigenze di tutti i cittadini che si affidano all’Istituto. Soprattutto in un momento come questo di grande difficoltà, sia economica che sociale. Il servizio online si chiama PENSAMI, ed è stato creato, fondamentalmente, per permettere a tutti i contribuenti, di verificare tutti i dati del proprio percorso contributivo personale.
INPS lancia il servizio PENSAMI, la pensione a misura
Questo con lo scopo ultimo di simulare i vari possibili scenari che possono palesarsi nell’arco di una vita lavorativa, e avere infine un’idea del periodo di raggiungimento della pensione. C’è da sapere una cosa però, prima di addentrarsi nei meandri della nuova funzione INPS. PENSAMI, per i suoi calcoli e le sue simulazioni, non utilizza i dati che l’Istituto ha già a disposizione.
Quella del servizio online Pensami di INPS è, appunto una simulazione, non un calcolo accurato, basato su tutte le specifiche dell’individuo. Per fare ciò, quindi, è semplicemente necessario il semplice inserimento di alcuni dati anagrafici specifici che verranno chiesti direttamente dal sistema online. Dettaglio importante e da sottolineare a chiarissime lettere, il sistema di simulazione online PENSAMI non mette a disposizione, alla fine del calcolo, una prospettiva numerica effettiva di quanto l’individuo potrebbe, o dovrebbe, ricevere come rata pensionistica.
Ovviamente, dato che i dati relativi ai contributi che vengono mensilmente riposti sul fondo pensione rimangono invisibili, non è poi possibile fare un reale calcolo. Per curiosità più specifiche, consigliamo di “toccare con mano” il servizio, e provare la nuova simulazione messa online da poco dall’INPS. Il calcolo non sarà effettivo ma consentirà di capire uno scenario realistico. E poco non è, soprattutto in una fase di grande incertezza, economica e sociale, come quella attuale