Dopo stop Reddito di Cittadinanza aumentano i lavoratori stagionali

Con la fine del Reddito di Cittadinanza ex percettori trovano impieghi temporanei negli stabilimenti: i dati di Federturismo

Molti imprenditori avevano accusato il Reddito di Cittadinanza di aver sottratto risorse alle proprie aziende. La discussione è ancora accesa tra chi sostiene che molti hanno preferito essere percettori della misura anziché lavorare, anche a parità di somme, e chi, invece, accusa gli imprenditori di elargire stipendi troppo bassi, ai limiti dello sfruttamento.

Reddito di Cittadinanza
Reddito di Cittadinanza (foto AdobeStock) – Bonus.it

Con il Reddito che è giunto a termine, pare che ci siano già i primi effetti. Secondo Federturismo, riporta Il Messaggero, ex diversi percettori ora senza Reddito hanno trovato impieghi temporanei nei settori maggiormente attivi nel periodo estivo.

Meno Reddito, maggiore lavoro determinato

Venerdì scorso, il 27 luglio, oltre 159mila nuclei famigliari hanno ricevuto l’Sms che ha comunicato la fine del sussidio. In questo poco tempo c’è già chi ha trovato un lavoro, soprattutto nelle località balneari.

Reddito di Cittadinanza
Stabilimento Balneare (AdobeStock) – Bonus.it

Marina Lalli, Presidente di Federturismo, sul quotidiano romano ha detto che la maggior parte delle assunzioni stanno avvenendo al Sud, in Campania, Puglia e Sicilia, regioni con un alto tasso di percettori di RdC ma anche con alta presenza di attività estive e turistiche.

Chi ha trovato quasi subito un lavoro, pur se a tempo determinato, sono le figure poco qualificate, ossia quelle che non necessitano di una particolare formazione: lavapiatti, addetti alle pulizie e mansioni simili.

Sempre a Il Messaggero ha parlato anche Silvio Moretti, responsabile lavoro di Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi. Ha affermato che tante persone che percepivano il sussidio, si sono presentate presso le aziende per rispondere agli annunci.

Il reinserimento nel mondo del lavoro di ex Reddito al momento non sembra riguardare il settore agricolo, solo in parte con la carenza che resta grande e solo in parte colmata dai cittadini extracomunitari.

L’Unioncamere nell’ultimo rapporto ha evidenziato che tra le professioni non qualificate le aziende sono scoperte di ben 32.701 addetti. Il settore dove c’è più carenza riguarda lo spostamento e alla consegna delle merci ma anche personale per la custodia di edifici (clicca qui per il bando di vigilanti con terza media), attrezzature e beni. Mancano anche operai per le costruzioni edili e manifatturieri.

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