Trimestre antinflazione, intesa siglata con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy: quando comincia e in cosa consiste
A luglio è stato registrato un leggero rallentamento dell’inflazione ma il problema resta. Rispetto a due anni fa con gli stessi soldi si comprano molto meno cose e sono tantissime le famiglie in difficoltà.
Il governo prova a correre ai ripari e ha stipulato un importante accordo. È un protocollo d’intesa sottoscritto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso con i rappresentanti delle associazioni della distribuzione moderna e del commercio tradizionale.
Dal 1 ottobre dunque scatterà il trimestre antinflazione per far abbassare i prezzi dei prodotti di prima necessità. Il ministro ha spiegato che proprio nella giornata di ieri l’Osce ha segnato per l’Italia un calo dell’inflazione dell’1,2%, passando dal 7,6 al 6,4%.
Urso sottolinea che ciò è avvenuto anche grazie al lavoro svolto dal proprio ministero con il monitoraggio dei prezzi che è stato costante. Riconosce meriti anche alla “filiera della distribuzione e del commercio, che in questi mesi ha svolto un ruolo importante nel contenimento dei prezzi e nella tutela del potere di acquisto delle famiglie” e alle associazione dei consumatori.
Oltre ai prodotti alimentari di prima necessità rientrano nella lista dei prezzi calmierati anche beni primari non alimentari come i prodotti per l’infanzia.
L’abbassamento dei prezzi nella pratica avverrà con diverse modalità: ci saranno attività promozionali e saranno applicati prezzi fissi.
Il prossimo passo del protocollo è definire entro il 10 settembre le associazioni che hanno sottoscritto l’accordo che durerà fino al 31 dicembre 2023. L’accordo ora è stato siglato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dai rappresentanti di Federdistribuzione, Associazione Nazionale Cooperative dei Consumatori COOP, Associazione Nazionale Cooperative fra i Dettaglianti, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Esercenti settore Alimentare – Fiesa Confesercenti.
Ci sono anche le firme di Federfarma – Federazione nazionale unitaria dei titolari di farmacia italiana, A.S.SO.FARM. Federazione Aziende e Servizi Socio Farmaceutici, Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane, Unione Nazionale Farmacisti Titolari di Sola Parafarmacia (UNaFTISP), Federazione Farmacisti e Disabilità Onlus, Movimento Nazionale Liberi Farmacisti (MNLF) – Confederazione Unitaria delle Libere Parafarmacie Italiane (CULPI).