La crescita esponenziale degli acquisti online obbliga le Istituzioni italiane ed europee ad individuare maggiori tutele per i consumatori
Dal prossimo autunno scatta un aumento delle tutele per tutti coloro che decidono di investire i propri risparmi nei più convenienti acquisti online. Siamo nel 2023, l’e-commerce è a pieno titolo nel circolo economico ma le tutele e le garanzie per i consumatori sono ferme ai primi Anni Duemila. Come noto gli acquisti online sono spesso molto più convenienti di quelli che avvengono di persona. Ma hanno anche molti più rischi. Questo è indubbiamente un tassello veramente non trascurabile di tutto il processo decisionale che precede l’acquisto.
Di qualsiasi oggetto si tratti, mettere i propri soldi in un sistema online richiede la sicurezza matematica che il sito a cui ci stiamo affidando, meriti appunto la nostra fiducia. L’Europa conosce questa situazione legata all’e-commerce, e sta iniziando o meglio continuando, a fare importanti passi verso uno sviluppo nel campo della sicurezza online. Ma non solo, anche nei confronti del rispetto del cliente. Si sta pensando di imporre regole più rigide e difficilmente eludibili, su tutto il mercato dell’e-commerce europeo.
Acquisti Online, la UE a supporto dei consumatori
Mettere più garanzie per gli scambi internazionali che avvengono nei confini europei. Regole che favoriranno i compratori ma anche i venditori, fissando un accordo di fiducia alla base degli acquisti molto più ferreo e rispettabile. Ma le novità non si fermano qui. Tutti sappiamo che tutti gli Stati dell’Unione Europea, intrattengono da anni un’assidua corrispondenza con i paesi del sol levante, in particolare con la Cina.
Spesso però, gli acquisti arrivati dai paesi orientali subiscono profonde mancanze sul piano della regolarità del prodotto. Si parla di articoli errati o che non corrispondono a quelli originariamente acquistati. Situazioni che in determinati sfiorano o sfondano a gambe aperte la truffa. Le nuove regolamentazioni UE puntano a rendere queste situazioni sempre più rare. Compresi ance gli acquisti che invece arrivano dagli Stati Uniti d’America.
Articoli che spesso, come nel caso della Cina subiscono forti ritardi e sovrapprezzi in dogana, che poi vanno a pesare sul compratore. La burocrazia verrà gestita in modo diverso su tutto il piano e-commerce. Nel caso di articoli errati su acquisti di massa da parte di un paese, sarà per giunta possibile mettere in piedi delle intere classaction in maniera molto più veloce e sistematica