Si conferma il bonus prima casa anche per il 2023. Approvata la legge di bilancio che riconferma l’aiuto fiscale.
Con la Legge di Bilancio del 2023 si confermano i contributi fiscali introdotti dai provvedimenti precedenti, quali, ad esempio, il decreto Sostegni bis. Tra questi troviamo di nuovo il bonus prima casa; una soluzione che permette di richiedere una serie di sconti fiscali che sono determinati in base a vari requisiti, quali l’età del richiedente ed il tipo di immobile. Caratteristiche principalmente catastali, in base alla categorie di abitazione.
I requisiti per poter accedere al bonus sono vari e determinano la possibilità di poter sfruttare il bonus. Prima ancora di analizzare tali requisiti è essenziale fare un appunto. Il bonus è disponibile anche per chi ha già sfruttato tale agevolazione fiscale, solo e unicamente se l’acquirente vende entro 12 mesi eventuali abitazioni acquistate tramite il suddetto bonus. Ma non è ammesso acquistare nello stesso comune ed è necessario risiedere nella città dell’abitazione dove si desidera compare.
Primo requisito essenziale, presupponendo quanto già spiegato nel precedente paragrafo, è soggettivo e riguarda l’età e l’Isee. Infatti il bonus è disponibile per gli acquirenti che non abbiano compiuto 36 anni e, nell’anno di stipula del rogito, il suo risulti avere un Isee fino a 40mila euro. In tal caso la prima casa prevedete l’attribuzione di un credito d’imposta pari all’IVA pagata nell’atto e, in caso di mutuo, la garanzia statale fino all’80%.
Il secondo requisito essenziale è la categoria catastale dell’immobile. Rientrano nel bonus prima casa:
Dal bonus sono escluse le abitazioni di tipo signorile (A/1), ville (A/8), e castello o palazzi di interesse storico artistico (A/9).
Sarà necessario spostare la propria residenza entro 18, ma non sarà obbligatorio nel caso si trova nel comune in cui l’acquirente svolge propria attività, o in cui ha sede l’attività del proprio datore di lavoro o se l’acquirente fa parte delle forze armate e di polizia.
Osserviamo, ora, i vantaggi fiscali. Tali spazieranno dalla riduzione dell’IVA dal 10 al 4% se acquistata direttamente dall’impresa costruttrice, allo sconto di imposta di registro, oltre al credito di imposta per chi vende e riacquista come definito nei paragrafi sopra. Durante la dichiarazione dei redditi sarà possibile ottenere una detrazione detrazione del 19% fino a mille euro per le spese dell’agenzia immobiliare e la detrazione degli interessi passivi sul mutuo. La possibile revoca del bonus determina un pagamento di una sanzione pari al 30% delle imposte e degli interessi di mora