Gli incidenti stradali sono una piaga di questo tempo, soprattutto dopo essere stati in discoteca e aver bevuto, per ovviare nasce il progetto taxi gratis. Ma non è tutto oro quello che luccica
Un nuovo progetto, sperimentale, è stato da poco approvato in sede di Consiglio dei Ministri e vedrà la sua attuazione pratica tra i mesi di agosto e settembre 2023. L’idea viene direttamente dalla Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini. Un’idea molto discussa ma, al tempo stesso rivoluzionaria. Qualcosa che, certamente, sta facendo molto parlare di sé e che, si spera, trovi futura attuazione pratica. E non solo a livello sperimentale.
Parte tutto dal problema, sempre più impattante, delle così dette “vittime del sabato sera”. Ovvero le vittime della strada, tutte quelle persone che hanno perso la vita in circostanze che si ricollegavano all’utilizzo di alcolici e/o sostanze stupefacenti. I numeri di queste tragedie, negli ultimi anni, non hanno fatto altro che aumentare. Aumentando in parallelo la sensibilità sul tema. Anche se a conti fatti sono veramente pochi i miglioramenti registrati. Notizie tristi alla quale non sembrerebbe esserci una vera e propria soluzione.
Taxi Gratis post discoteca, non è tutto oro quello che luccica
Nasce da tutto questo l’iniziativa del ministero dei trasporti. Un’iniziativa che prevede che chiunque, uscito da un locale dove è previsto l’utilizzo di alcolici, dopo una serata di festa, si dovrà sottoporre ad un controllo alcolemico. Nel caso, non remoto, in cui si registrassero livelli superiori al limite consentito per legge per potersi mettere alla guida, allora la soluzione sarebbe chiara. E non complessa come fino ad oggi.
Il passo successivo è che il Ministero dei Trasporti ha preso accordi con compagnie di taxi e di navette in tutto il territorio. Tutto ciò con lo scopo di sistemare queste vetture al di fuori dei locali più frequentati. Chiunque non sia in grado di guidare, avrà l’opportunità di utilizzare taxi e navette senza costi aggiuntivi. Al momento sono sei le discoteche scelte per sperimentare questa nuova iniziativa. Sei locali tra i più celebri e quotati d’Italia.
Il “Mascara All Music” di Mantova, il “Muretto” di Jesolo Lido (Venezia), il “Praja” di Gallipoli (Lecce), il “Baia Imperiale” di Gabicce Mare (Pesaro-Urbino), il “Naki Discoteca” di Pavia ed infine “La Capannina” a Castiglione della Pescaia (Grosseto). Ma i racconti dei primi giorni di esperimento non fanno ben sperare. I ragazzi vengono presi fuori dai locali e portati alle più vicine stazioni di treni e autobus e non a casa come previsto dall’accordo. C’è sicuramente qualcosa da rivedere