L’estate riporta al centro del dibattito il tema della seconda casa, con tutti gli annessi relativi alla dichiarazione di dimora e residenza
Sapete che nel caso in cui siate in possesso di due case di proprietà, potenzialmente avete tutte le carte in regola per rischiare di incorrere nel reato di falso in atto pubblico? Parliamo di un reato di natura commissiva, disciplinato dall’articolo 483 del Codice penale. E la pena? La reclusione. Si rischiano, infatti, fino a due anni di carcere. Ma come è possibile una cosa del genere? Quale inusitata falla è presente nel sistema giudiziario ed economico italiano? Ve la spieghiamo noi.
Ebbene, questo rischio è legato non tanto alla doppia casa in sé, ma alla residenza che voi andate a dichiarare. Se questa, infatti, risultasse avere un indirizzo diverso da quello da voi indicato, i rischi sarebbero questi. Ma come impedirlo? Partiamo con il chiarire i presupposti necessari. L’essere in possesso di almeno due case risulta essere l’unico reale requisito perché, questi rischi, si possano effettivamente correre. Una sorta di vincolo.
L’indirizzo di residenza deve essere, per obbligo di legge, quello in cui passate più del 50% del vostro tempo a casa. Nel caso in cui il temo dedicato ai due diversi domicili fosse pressoché identico, allora starebbe a voi la scelta. Ma nel caso in cui l’indirizzo di residenza dichiarato non corrispondesse al vero, allora arriverebbero i problemi. Partiamo con il chiarire che sorgerebbero logicamente molti sospetti sulla vostra figura, se si venisse a sapere che l’indirizzo di residenza non corrisponde alla vostra dimora abituale.
I dubbi sarebbero di natura fiscale e penale. La domanda che tutti si porrebbero è “Perché dichiarare un indirizzo diverso, se non ha nulla da nascondere?”. Badate bene, potete scegliere di cambiare indirizzo di residenza da una proprietà ad un’altra, ma questo deve appunto essere prima dichiarato.
Infine, dovreste farvi trovare sul posto nel, remoto caso, di visita da parte di eventuali controlli fiscali, volti a certificare che il vostro trasferimento o in generale il vostro indirizzo abituale, è quello dichiarato e reperibile nell’anagrafe del comune di residenza. La casa delle vacanze estive, se utilizzata solo un limitato periodo di tempo allora non può contare come residenza.