Pensioni e lavoratori, un connubio diretto, indissolubile direttamente dipendente uno dall’altro. Una impietosa analisi della situazione in questo delicato ciclo economico
Dati sempre più spaventosi ci arrivano, ogni giorno, sui numeri reali che vengono prodotti dall’economia del nostro amato paese. Non siamo i primi in nessuna degli indici principali indicati dall’Unione Europea. Ma in una questione, purtroppo, competiamo a testa alta e senza mollare mai. Parliamo della diminuzione delle nascite e della diminuzione del rapporto numerico tra individui in età da lavoro e individui non in età da lavoro.
Il rapporto, ad oggi, si aggira attorno ai tre contro uno. Ma questo numero è destinato a subire un repentino cambiamento nei prossimi 20 anni. Per persone in età da lavoro, si intendono tutti quegli individui che hanno un’età che oscilla tra i 14 ed i 64 anni. Per persone non in età da lavoro invece ci si riferisca a tutte quelle persone che presentano un’età compresa tra gli 0 ed i 14 e poi dai 64 anni in su. Questi numeri non sembrano avere destini diversi. In fondo come potrebbero?
Pensioni e lavoratori, cosa succede nel 2024
In Italia i giovani non hanno molte prospettive. Il lavoro c’è, ma non offre un reale sviluppo. Raramente si sentono persone che hanno conquistato un contratto di lavoro indeterminato e che sia anche capace di offrire una reale prospettiva all’individuo interessato. Di solito questi vengono liquidati come degli sfaticati che non hanno voglia di mettersi in gioco, giovani senza spirito di sacrificio.
In pochi si rendono conto che, 30 anni fa, la storia era ben diversa da quella di oggi. In molti hanno la possibilità di continuare gli studi e mettersi dalla loro un titolo di studio molto richiesto. Ma non in Italia tutto questo sembrerebbe non esistere. All’estero il lavoro si trova in tutti i casi possibili. È da noi il problema. Senza stabilità economica le coppie difficilmente decidono di fare figli. In tempi instabili, si devono prendere scelte sagge.
Mentre lo scorso secolo la scelta saggia per la società era quella di avere famiglie molto numerose, oggi il pensiero si è invertito. Meglio non avere affatto figli è la drammatica e triste equazione. A molti pesa, soprattutto dopo il giudizio che viene dato, soprattutto sui social media, di questa specifica scelta. Ma fino a che i tempi non cambieranno, rischia di esistere solo quella e il suo connesso ed inevitabile declino.