Nel bel mezzo del dibattito sulla Riforma della pensione cala, come una mannaia, una ricerca che scandaglia le prospettive di lavoro degli Under 35 e i riflessi sulla loro quiescenza
I social media sono un grande spaccato della nostra società, ma se la società fosse, veramente, a loro immagine e somiglianza ci sarebbero dei reali problemi. Sui social media, infatti, vengono dette ogni giorno le cattiverie più disparte. Si passa dall’odio verso più o meno ogni forma umana che respiri e che sia leggermente diversa da noi, a pontificare su ogni evento umano. Anche chi crede di essere maturo, e superiore, spesso cade nel tranello degli “haters” online e si umilia online in conversazioni di assai poco spessore.
Decine di moniti non sono serviti a prepararci all’epoca che stiamo vivendo. I saggi insegnamenti del caro vecchio Oscar Wilde a poco sono serviti “mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza”. Per non tacere di quelli di Umberto Eco. Non che il povero vecchio Wilde fosse uno stinco di santo in materia. Forse si è salvato solo grazie alla mancanza dei social nella sua epoca
Una delle argomentazioni più gettonate online, è l’odio verso i giovani e verso la loro mancanza di dedizione lavorativa. Come osano questi giovani a non apprezzare turni massacranti per paghe minime, senza che ci siano almeno prospettive di crescita. Per lavori che poi neanche si avvicinano alle competenze che devono acquisire inoltre. Nella nostra attualità c’è una grandissima sovrabbondanza di giovani iperqualificati.
Persone con competenze che in Italia non vengono valorizzate ma che all’estero invece sono molto richieste. Questo fattore causa poi la fuga di cervelli, che non aiuta affatto il calo demografico che sta investendo il nostro paese nell’ultimo decennio e che continuerà imperterrito per i prossimi. L’ultimo dato uscito sul piano delle pensioni sembrerebbe aver dato l’ennesimo pugno nello stomaco a tutti le generazioni che si affacciano al mondo del lavoro.
Apparentemente, tutti gli Under 35 difficilmente potranno sperare di andare in pensione prima dei 75 anni. Dieci anni in più di quelli previsti oggi. Dieci anni in più di quelli che normalmente si possono aspettare le generazioni che oggi si divertono a sminuire questi sfaticati che preferiscono divertirsi più che diventare adulti. 75 anni e con un secondo dato ancora più inquietante dietro, con circa 1600 euro lordi.