Trova uno scontrino del 1997, la differenza con la spesa di oggi è abissale

E’ impietoso il confronto tra uno scontrino datato 1997 ed una spesa attuale. Ecco cosa emerge e cosa è cambiato davvero

Scoperta sconvolgente condivisa da un utente Reddit, il popolare social media orientato alle news made in USA. Ritrovato in un vecchio portafogli di 26 anni fa con all’interno un banalissimo scontrino della spesa. Questo oggetto, però, ha sollevato un polverone assurdo. C’è poco da dire il caro vita è aumentato lento, e vorace, nell’ultimo quarto di secolo. Complici guerre, attentati, pandemie globali e bolle economiche di vario genere. Resta il fatto che, noi comuni mortali, continuiamo a pagare i prezzi di scelte spesso fatte da altri.

Scontrino 1997 (Foto Pexels) - bonus.it 20230816
Scontrino 1997 (Foto Pexels) – bonus.it 20230816

Ovviamente non quanto altri che stanno pagando in modi, ben più violenti. Ma anche non riuscire ad arrivare a fine mese e non riuscire a mettere il cibo sulla tavola dei figli è modo violenti di imbattersi nella Vita di tutti i giorni. La persona che ha sollevato lo scandalo sul social network statunitense ha fatto tanto scalpore perché ci ha mostrato, in maniera plastica, quanto veramente la situazione sia al cardiopalma.

L’incredibile confronto con uno scontrino del 1997

Quanto ancora “Si reggerà botta”? Come detto parte tutto da uno scontrino della catena Tesco del 24 luglio 1997 e la domanda è: ha veramente il potere di fare scandalo? La risposta è si, assolutamente si. Se si vanno a guardare i prezzi di 22 prodotti si rimane basiti. Il costo totale della spesa effettuata dal cliente è di appena 27 sterline. Al tempo per noi, calcolati inflazione e costo della vita, sarebbero state circa 60 sterline. Ovvero circa 30 degli attuali euro.

Scontrino 1997, portafoglio (Foto Canva) - bonus.it 20230816
Scontrino 1997, portafoglio (Foto Canva) – bonus.it 20230816

Già pensare che una spesa media potesse aggirarsi su cifre così modiche è abbastanza deprimente. La situazione però peggiora. La stessa persona ha, infatti, deciso di ricreare la stessa spesa vedendo i prezzi attuali in negozio di tutti i prodotti acquistati 26 anni prima. I numeri sono sconvolgenti. Una spesa che si tradurrebbe nei nostri 70 euro è apparsa sul carrello di questo consumatore.

E pensare che tutti questi prodotti costavano in media circa un euro. Ad oggi hanno raddoppiato il loro valore rimanendo però invariati nella quantità o nella qualità. Anzi nemmeno, molte aziende stanno infatti iniziando a propendere per vie diverse. La Shrinkflation è un fenomeno, infatti, sempre più dilagante nei nostri supermercati. Significa che i produttori invece di aumentare il prezzo sullo scaffale, decidono di mantenerlo invariato, diminuendo però il peso del prodotto. Spesso senza avvisare i compratori

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