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Previdenza sociale

Assegno Unico, diminuzione dell’importo: come evitarlo e scadenze

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Redazione

Nel mese di novembre alcuni beneficiari potrebbero ricevere l’importo minimo dell’assegno unico. Come sistemare la questione.

L’assegno unico si trova al secondo anno di vita. Fin dall’inizio la misura ha destato delle perplessità nei cittadini che già beneficiavano di diversi bonus al nucleo familiare. È sparito il bonus mamma domani. È sparito il premio alla nascita.

Accredito (Foto da Canva) – bonus.it

Sono spariti gli anf, gli assegni al nucleo familiare. In realtà non sono spariti, ma solo inglobati nell’assegno unico, misura completamente nelle mani dell’INPS, dalla ricezione della domanda, al calcolo dell’importo, all’erogazione del beneficio. Una delle novità dell’assegno unico 2022 è che esso è anche universale. Ciò significa che è erogato a tutte le famiglie con figli – indiscriminatamente nati, adottati o affidati – entro il 21esimo anno di età. Chiunque ne faccia richiesta può beneficiarne. La discriminante è l’importo. Se non si presenta il documento ISEE, o se esso è superiore a 40mila euro, la famiglia potrà ricevere il minimo importo, pari a 54,1 euro al mese per figlio a carico.

Assegno unico e ISEE, cosa succede se è sbagliato

Mentre invece, se si produce tramite CAF o patronato un documento ISEE, che attesti il reddito, le proprietà del nucleo familiare, cifra messa in relazione con la composizione della famiglia, si possono ottenere cifre mensili maggiori per figlio, fino ad un massimo di 189,20 euro al mese per figlio a carico con ISEE pari o inferiore a 16.215 euro.

Padre e figlio (Foto da Pixabay) – bonus.it

A queste cifre poi si possono aggiungere anche delle maggiorazioni. Nel caso delle famiglie numerose, quindi dal terzo figlio a carico in poi. Nel caso in cui la madre abbia età inferiore a 21 anni. Ed altro. Nell’ultimo periodo l’INPS sta effettuando dei controlli sugli ISEE per l’assegno unico, ed ha riscontrato numerose difformità. L’ente di previdenza sociale ha avvertito che nel caso in cui l’ISEE difforme non venga rettificato, consentendo all’INPS di effettuare i giusti ricalcoli, dal mese di settembre la cifra per gli ISEE errati sarebbe diventata il minimo.

Questa scadenza è stata poi posticipata a novembre. Se i beneficiari dell’assegno unico, con ISEE rinvenuto difforme dai dati in possesso dell’INPS, non viene rettificato tramite una nuova DSU entro il 31 ottobre, dal mese di novembre il percettore inizierà a ricevere solo la cifra minima.

Fino alla fine dell’anno. Se non verrà consegnato entro il 31 dicembre la misura verrà sospesa. Per evitare questa eventualità, chi ha ricevuto la segnalazione può sistemare la questione da sé o semplicemente consegnare ad un Caf la dichiarazione sostitutiva unica con i dati veritieri e completi di tutto il nucleo familiare. In questo modo sarà possibile un calcolo autentico dell’assegno unico spettante.

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