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Caro benzina, niente taglio delle accise

Pubblicato da
Redazione

Il Ministro Urso ha detto no alla riduzione delle accise, misura precedentemente adottata dal Governo Draghi per contenere il caro benzina.

Come tutte le estati, ma con un carico in più sulle spalle dei cittadini, il prezzo di benzina e diesel è arrivato alle stelle, toccando in alcuni luoghi i due euro al litro. Evidentemente per il momento non è servita a molto la nuova normativa sui carburanti, che impone di esporre il prezzo medio regionale affianco a quello praticato.

Carburanti (Foto da Pixabay) – bonus.it

Un decreto che avrebbe potuto avere degli effetti positivi se ci fosse stata l’intenzione da parte degli esercenti di mantenere i prezzi entro un certo livello. In caso contrario, la conseguenza può essere una sorta di cartello, dove i prezzi vengono tutti livellati verso l’alto di modo da non mostrare difformità particolari con il prezzo medio regionale. A discapito dei cittadini. Si attende la app pubblica – annunciata mesi fa – che segnala il distributore che nel raggio di qualche chilometro dalla propria posizione pratichi il prezzo più basso.

Il taglio delle accise e l’aumento della benzina

Da quando è iniziato il conflitto russo ucraino il costo della benzina, ed in generale dei carburanti, così come le forniture di corrente elettrica e gas, hanno subito un repentino balzo in avanti, con dei periodi di contenimento. Tutto questo si unisce ad un generale aumento dei prezzi per i beni di prima e seconda necessità a causa dell’inflazione.

Carburanti (Foto da Pixabay) – bonus.it

Il Governo Draghi aveva risposto a questo aumento generalizzato con il taglio delle accise imposto per i carburanti e le forniture di gas ed energia elettrica. Misura che viene richiesta nuovamente in questo periodo dell’anno. Adolfo Urso, Ministro delle imprese e del made in Italy, racconta a Repubblica.it che il Governo non ha intenzione di replicare la misura del taglio delle accise per contenere il caro carburante. Rispetto alla decisione del precedente Governo dichiara che “era un momento eccezionale”.

A detta del Ministro, l’Italia ha i costi industriali più bassi su benzina e diesel ripetto al resto dell’Europa. Lo sottolinea citando la Germania e la Francia. Rimane il problema concreto di un prezzo troppo alto per i carburanti, che ovviamente diventa ancora più pressante durante il mese di agosto, quando a causa degli esodi per le vacanze si assiste al picco di rifornimenti.

A detta del Ministro delle imprese e del made in Italy, il motivo principale per cui i carburanti, compresa la benzina, abbiano raggiunto un prezzo tanto alto, è responsabilità dell’Opec, il cartello dei Paesi arabi, che ha deciso di limitare la produzione di barili di benzina, portandone così il prezzo alle stelle. Per cui la risposta del Governo è no al taglio delle accise. Semmai – a detta del Ministro – la UE dovrebbe imporre nuovamente un prezzo limite oltre il quale non acquisterebbe più carburante.

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