In caso di attesta ISEE difforme cosa bisogna fare? Ecco la diretta INPS che lo spiega, qualche documento, pazienza e olio di gomito.
Il primo agosto l’INPS ha rilasciato un messaggio per tutti coloro che, nella richiesta dell’assegno unico e universale, si sono ritrovato con un ISEE difforme. L’ansia, più che giustificata, deve aver invaso gli uffici dell’INPS come un forte profumo di lavanda invade i casali francesi. Però niente panico, l’INPS arriva in nostro soccorso ed elargisce lo Xanax non medico: la soluzione. Vediamo cosa bisogna fare per risolvere il problema e, quindi, cosa spiega il messaggio dell’INPS.
Il Messaggio è stato pubblicato il primo agosto di questo anno e, in maniera anche sufficientemente sintetica, affronta il tema, senza tanti “fronzoli”. Ovviamente in caso di difformità l’INPS si troverà costretta a richiedere ulteriori informazioni, ma sarà il soggetto richiedente a svolgere alcune azioni. Prima di tutto bisogna distinguere una difformità reale, e quindi un errore di fatto, o una irregolarità notata dall’INPS, in errore.
ISEE Difforme: ecco cosa si può fare
Nel primo caso si possono opzionare due scelte da parte del soggetto richiedente:
- Semplicemente presentare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva, ovviamente, delle difformità riscontrate.
- Qualora il CAF abbia commesso un errore materiale, chiedere a quest’ultimo, in quanto intermediario della DSU che è stata trasmessa, una rettifica con effetto retroattivo.
Se invece è l’INPS che è troppo sospettosa, e considera difforma un’attestazione ISEE invece regolare, ci sono alcuni passaggi da poter fare, vediamo quali:
- documentazione dell’intermediario finanziario per provi i saldi e le giacenze dei rapporti finanziari;
- se il DSU è stato aperto all’insaputa del titolare, bisogna mandare la denuncia presentata all’autorità competente in cui si evince il rapporto finanziario omesso;
- la documentazione rilasciata che attesta la chiusura del rapporto finanziario che risulta essere stato omesso in DSU; tali rapporti chiusi che risultano omessi, devono essere stati chiusi prima del 2021, per una DSU del 2023;
- la documentazione che attesti l’effettiva assenza del rapporto finanziario omesso un DSU, che invece risulta negli archivi dell’Agenzia delle Entrate;
- la documentazione dell’istituto di credito dalla quale risulti la consistenza del medesimo patrimonio immobiliare;
- la documentazione dell’Agenzia delle Entrate che attesti che l’omissione o la difformità segnalata non è più valida e, pertanto, ciò che è stato dichiarato nel Quadro FC8, sezione II, della DSU, è corretta.
Questo ciò che viene spiegato nel messaggio dell’INPS per poter sistemare possibili difformità nella documentazione presentata per l’Assegno Unico e Universale, così da poter risolvere ogni possibile rapporto con l’INPS