L’aumento, esponenziale, delle spese mediche dovute alla pandemia ha risvolti diretti sulla dichiarazione dei redditi e sulla contabilizzazione degli scontrini della farmacia. Ecco perché
Non è periodo per presentare la dichiarazione dei redditi con il Modello 730. Ma le domande che lo riguardano sono sempreverdi. Meglio anzi, rispondere ad ogni dubbio in materia quando ancora si è lontani dal suo utilizzo. È così che si evitano eventuali sviste e, non sia mai, eventuali danni e sanzioni. L’argomento di cui si occupa Bonus.it in questo contesto riguarda, nello specifico, le spese mediche da contabilizzare in sede di compilazione del 730.
Quali sono le spese sanitarie detraibili con la dichiarazione dei redditi e, più nello specifico, è necessario conservare gli scontrini per recuperare il famoso 19% dell’importo investito? La circolare 14 dell’Agenzia delle Entrate arriva in nostro soccorso e suggerisce le azioni corrette. Questa, infatti, tratta nello specifico le detrazioni delle spese sanitarie nel modello 730. Partiamo con il confermare, senza ombra di dubbio, che sì, i contribuenti hanno il potere di ottenere il rimborso delle spese sanitarie avvenute nel periodo di imposta precedente all’anno di presentazione della dichiarazione.
Questo sarà possibile compilando il Modello 730 per la dichiarazione dei redditi, relativo all’anno in corso. Nello specifico si parla del quadro E, Rigo E1. Se il totale delle spese sanitarie compiute dovesse superare la soglia dei 129,11 euro, allora si avrebbe il diritto di ottenere il 19% di rimborso sull’eccedenza. Una necessità perché ciò sia possibile è che queste spese risultino tracciabili. Gli acquisti tramite forma cartacea infatti non saranno più inseribili come in passato.
Nel momento della compilazione del 730, andrà inserita la carta rilasciata del professionista, come ad esempio la fattura di un dentista. Ma non solo. Perché la spesa venga presa in considerazione dall’Agenzia delle Entrate, sarà necessario allegare anche la ricevuta del POS o al limite del bonifico. Queste sono le necessità richieste per le visite mediche. Storia diversa invece, quella che vede protagonisti gli acquisti avvenuti all’interno delle farmacie.
Fino a poco tempo fa, saprete bene, che le spese dei farmaci erano detraibili solo se gli scontrini palesavano sulla dichiarazione dei redditi. Oggi la legge è però cambiata. Basta infatti una semplicissima auto dichiarazione riguardante l’acquisto. Nessuno quindi, né voi, né il vostro eventuale commercialista, sarà costretto a visionare una ad una, le ricevute fiscali della farmacia, per poter completare il modello 730. Provare per credere