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Lavoro

3,80 euro l’ora: l’assurda proposta di lavoro per fare la commessa

Pubblicato da
Lucia Testa

3,80 euro l’ora: l’assurda proposta di lavoro che si è vista affibbiare la giovane ragazza. Attonita, ha voluto dare voce a questo atteggiamento ancora in vigore soprattutto per chi è alla prima esperienza.

Il lavoro nobilita, il lavoro è dignità: 3,80 euro l’ora vi sembra tale? Eppure a volte, passando in rassegna le offerte di lavoro, ci si imbatte in qualche posizione aperta che lascia davvero di stucco. È accaduto che, proprio la titolare di un negozio, siamo nel Casertano, abbia fatto una proposta lavorativa che ha originato molti punti interrogativi.

           3,80 l’ora lavoratrice delusa(Canva-Bonus.it)

La commerciante proponeva un lavoro da commessa nel suo esercizio retribuito con soli 3,80 l’ora. Possibile che al giorno d’oggi ancora si debba discutere su un salario di questa portata? Eppure si parla sempre di un equivalente allo status di vita corrente che, al giorno d’oggi, non è certo dei migliori

Purtroppo il carovita si fa sentire soprattutto dallo scoppio del conflitto dell’est. Inutile negare che, l’aumento dei carburanti, ha fatto in modo di far lievitare i prezzi in generale. Ci si può mai accontentare di una paga costituita da 3,80 all’ora? È una problematica grande per uno stipendio da fame.

3,80 l’ora e come stipendio 500 euro mensili: il caso in cui è incappata la giovane ragazza che voleva solo lavorare

Il Fatto Quotidiano porta alla luce il caso avvenuto in un paesino in provincia di Caserta, Trentola Ducenta, dove una ragazza ha denunciato un fatto eclatante di cui è stata protagonista: ancora non ci crede tanto è grande la sua delusione.

una commessa al lavoro(Canva-Bonus.it)

Terminate le scuole, voleva intraprendere un impiego e diventare finalmente indipendente. Bisogna darle atto per il coraggio di volersi staccare dalla famiglia e assumersi le responsabilità che denota un cambio di vita.

Aveva risposto ad un annuncio e si era presentata per l’impiego, la titolare dell’azienda le ha così elencato diritti e doveri: fare la commessa sei giorni su 7 per un totale di ore di 45 alla settimana, a fine mese avrebbe percepito 500 euro e quindi, fatti due conti, la ragazza avrebbe percepito una paga di neanche 4 euro netti all’ora.

È comunque un lavoro impegnativo dove c’è bisogno di essere disponibili, collaborativi e la gentilezza la fa da padrona: troppo poco un contributo così misero. La futura lavoratrice, è rimasta turbata perché la proposta va a ledere il significato che voleva dare alla sua prima esperienza lavorativa.

Non bisogna fare di tutto un erba un fascio, in quanto altre aziende, di sicuro hanno un comportamento diverso e rispettano la dignità della persona che assumono e del lavoro che propongono. C’è da vigilare per ottenere un riscontro positivo in ogni lavoro che si va a svolgere.

Lucia Testa

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Lucia Testa