Il conflitto tra Russia e Ucraina sembra giunto ad un nuovo punto di svolta, abbattuti due droni militari, si teme una nuova escalation
La data del 22 agosto 2023 rischia di passare alla storia del, drammatico, conflitto tra Russia e Ucraina come una data di svolta. Una data nella quale prende il via una nuova fase di escalation del combattimento. Ecco cosa sta succedendo in queste ore e perché, un determinato atto di guerra, può avere conseguenza molte ampie e decisamente pesanti.
L’evento, specifico, è un evento reso noto direttamente dal Ministero della Difesa della Russia. Il dicastero putiniano, si legge in una nota diffusa dall’agenzia di stampa Tass, informa che alle prime luci dell’alba sono stati abbattuti quattro droni militari. I droni, secondo la Russia, erano diretti verso Mosca. Due di essi sono stati abbattuti nel Bryansk, regione a nordest del confine con l’Ucraina, gli altri due nei pressi della Capitale
Escalation militare, abbattuti due droni ucraini in Russia
Da sottolineare che, secondo fonti dell’intelligence del Regno Unito, prima di essere abbattuto uno dei droni ha distrutto un bombardiere supersonico russo della serie Tu-22M3 Backfire. In conseguenza di questo attacco al territorio della Federazione russa sono stati sospesi tutti i voli per e dagli aeroporti di Mosca. Ma non solo. Il ministero della Difesa della Russia informa, anche, di aver distrutto nel Mar Nero una nave dell’esercito ucraino. Nello specifico una nave da ricognizione.
Il combinato disposto di questi eventi indica, in maniera netta, che a dispetto delle parole fortissime del Cardinale Zuppi, il delegato di Papa Francesco alla gestione di un possibile piano di Pace, sono di fatto disattese e che la nuova escalation del conflitto è in atto. Da un lato, infatti, l’Ucraina procede con la controffensiva inviando droni militari direttamente in territorio russo. Da un altro lato si stanno moltiplicando gli atti di guerra nella zona del Mar Nero, un nuovo teatro di guerra acceso dopo che lo scorso luglio Putin ha deciso di disattendere l’accordo generale sul grano.
Da segnalare, infine, un ulteriore evento che rappresenta il segnale di diffusione del conflitto. L’attacco con i droni, infatti, è solo una prova generale dell’uso degli aerei Caccia F-16. Aerei messi a disposizione da Grecia e Danimarca che, peraltro, si sono offerte di addestrare i piloti ucraini all’uso del mezzo. La guerra iniziata il 24 febbraio 2022 con l’invasione dell’Ucraina da parte dei militari russi sembra entrare così in una nuova drammatica fase