Novità per i pagamenti con il Pos. A breve arriverà la conferma di un accordo tra l’associazione bancaria ed i prestatori di servizi.
Il modo di fare acquisti è radicalmente cambiato negli ultimi anni. Tanto per cominciare, la novità maggiormente rilevante, è il passaggio quasi completo dall’acquisto con il contante alle transazioni elettroniche. I precedenti Governi che si sono avvicendati hanno puntato molto su questo aspetto. Complice anche la pandemia, le transazioni elettroniche e l’e-commerce sta iniziando ad avere la meglio sul cash.
Sono state fondamentali a tale fine le misure del cashback e della lotteria degli scontrini, che hanno cristallizzato un’abitudine, quella del pagamento con il Pos, che è rimasta anche quando le misure non sono state più messe in atto. Con la diretta conseguenza che una minore circolazione dei contanti porta a minor rischio di evasione fiscale e di riciclo di denaro sporco.
Le nuove regole per il Pos e l’accordo raggiunto
Delle nuove direttive che sono arrivate direttamente dall’Europa hanno imposto un altro smacco al cash in tre tranche. Per prima cosa l’obbligo per gli esercenti di dotarsi di strumenti elettronici di pagamento. In seconda battuta il divieto di pagare stipendi in contanti, ma solo con bonifico bancario, operazione tracciata e tracciabile. E per ultimo il veto di rifiutare un pagamento con il Pos, anche se di somme esigue.
Nel caso ciò dovesse accadere l’esercente potrebbe ricevere una sanzione di 30 euro maggiorata del 4% per il valore del prodotto. Il problema che gli esercenti lamentano è legato agli alti costi sulle commissioni per il Pos, tra i maggiori in Europa. Di conseguenza potrebbero arrivare delle novità per agevolare i costi sulle transazioni di basso valore, specialmente per le piccole aziende.
Tempo fa il Governo Meloni aveva chiesto alla Commissione Europea di stabilire il tetto minimo di obbligo per il pagamento con il Pos a 60 euro, ma la proposta è stata rifiutata. Arriva però una buona notizia. L’associazione esercenti avrebbe trovato un accordo con l’associazione bancaria per ridurre il peso delle commissioni sui pagamenti tra i 10 ed i 30 euro. Molti esercenti, quali ad esempio i bar, stampano migliaia di scontrini al giorno il cui importo totale non supera i 15 euro.
L’agevolazione sarebbe particolarmente rivolta alle aziende di piccole e medie dimensioni, che non superano il fattura di 400mila euro annui. Per loro lo sconto sulle commissioni potrebbe arrivare a breve. A fronte dell’obbligo di accettare qualunque pagamento con il Pos, l’associazione bancaria italiana ha raggiunto un accordo con associazione italiana prestatori servizi di pagamento, per far accogliere in maniera migliore e non troppo penalizzante le transazioni elettroniche su qualunque cifra anche dai proprietari degli esercizi commerciali.