Novità importanti da parte dell’INPS relativamente alla prestazione di accompagnamento alla pensione. Ecco cosa cambia nei pagamenti
L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS con una nota apparsa sul proprio portale di servizio ha chiarito, in via definitiva, la situazione relativa alla prestazione di accompagnamento alla pensione. Prestazione da non confondere con la pensione di accompagnamento che è invece destinata esclusiva alle persone con disabilità.
Partiamo chiarendo cosa è nello specifico la prestazione di accompagnamento alla pensione. Si tratta di una prestazione di natura economica, erogata direttamente dall’INPS, e che ha come scopo precipuo l’accompagnamento alla pensione di particolari categorie di lavoratori. Le categorie nel dettaglio sono essenzialmente tre. La categoria principale è quella dei lavoratori cosiddetti esodati. Termine entrato nel linguaggio burocratico amministrativo con la cosiddetta Riforma Fornero, la riforma delle pensioni del 2011 ed
INPS, cosa cambia per la pensione di accompagnamento
Essa indica lavoratori che vanno in pensione, senza aver maturato tutti i contributi necessari in virtù di una specifica modifica alla norma giuridica che governa la quiescenza. Al loro interno esistono anche le sottocategorie dei lavoratori esodati a seguito di contratti di espansione aziendale e quella degli esodati per ristrutturazione. Ed è a loro che è rivolto il messaggio INPS numero 2592 del 14 agosto 2023. Un messaggio nel quale, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale precisa, i termini di pagamento della prestazione di accompagnamento alla pensione.
Una prestazione che in gergo tecnico viene chiamata Isopensione, ovvero una prestazione simile alla pensione fino alla maturazione degli anni o dei contributi necessari. Nello specifico la nota dell’INPS comunica a tutti gli aventi diritto una buona notizia. Una notizia afferente al pagamento in un’unica soluzione di quanto dovuto. A garanzia del lavoratore, e dell’azienda che procede all’espansione o alla ristrutturazione, la prestazione può essere erogata in un’unica soluzione.
In questo caso si avrebbe una maggiorazione del 15% su quanto dovuto. Nella stessa nota l’Istituto di Via Ciro il Grande indica anche tutta una serie di adeguamenti procedurali. Oggetto delle precisazioni sono le prestazioni atipiche, i conguagli relativi alla specifica prestazione e, soprattutto su Flussi UNIEMENS quelli per cui il datore di lavoro delle aziende oggetto di esodo, fungono da sostituto di imposta. Per maggiori dettagli il consiglio è sempre quello di consultare il Portale di Servizio dell’INPS