L’inflazione non è solo un problema dell’Unione Europea o dell’America: altri Paesi al mondo sono messi peggio
Si parla tanto di inflazione che sta affliggendo gli italiani che anche con due stipendi in casa fanno fatica a far quadrare i conti. La spinta all’aumento dei prezzi l’ha data la guerra in Ucraina iniziata nel febbraio 2022, quando i primi segnali inflazionistici già si notavano.
Il conflitto è ovviamente un problema che riguarda tutto il mondo quindi anche altri Paesi soffrono dell’aumento dei prezzi. Ma quali sono quelli con i dati più alti?
Mentre l’Eurozona e Stati Uniti viaggiano a circa 4% d’inflazione, altri Paesi arrivano anche a superare il 6%. Paesi come Venezuela, Argentina e Sudan sono anni che affrontano questo gravissimo problema.
Secondo il Fondo monetario internazionale, nel 2022 i prezzi al consumo venezuelani erano calcolati quattro volte più alti a confronto con l’anno precedente mentre a Buenos Aires erano quasi il doppio rispetto al 2021.
Un’analisi di Cnn Business nota che le economie dei Paesi più sviluppati hanno un’inflazione attorno al 2,4%. Ricordiamo che l’aumento dei prezzi non è sempre un segnale negativo, anzi. Secondo la Commissione Europea è raccomandabile che sia al 2%, ma ovviamente a ciò deve corrispondere un buon tasso di occupazione e stipendi all’altezza.
Il periodo di bassa inflazione è giunto al termine nel 2021: oltre alla guerra stavamo uscendo anche dalla crisi pandemica. Il primato al mondo spetta al Venezuela che vede crescere i prezzi addirittura dagli anni Ottanta, secondo il Fmi. Si parla infatti di iperinflazione e nel 2018 è arrivata al 130%. Nell’agosto di quell’anno il governo ha messo in circolazione una nuova moneta, il Bolivar Soberano, dal valore di 100.000 vecchi bolivar modo da rendere più semplici le transazioni.
I prezzi corrono anche in Argentina e la crisi si fa sentire anche in Turchia dove l’esecutivo ha adottato una politica di bassi tassi di interesse bassi con la svalutazione della moneta.
Gli effetti quasi comuni tra i Paesi che hanno lo stesso problema è che si cerca di spendere il prima possibile perché già domani, il prodotto che oggi non è stato comprato, costerà di più. Inoltre è anche quasi sparito del tutto il mercato del credito perché non viene rilasciato quasi a nessuno, soprattutto ai meno abbienti.
Comprare una casa accendendo un mutuo in Argentina è quasi impossibile. Si cerca di conservare quanti più soldi è possibile per acquistarla in una sola soluzione ma l’accumulo non aiuta quando l’inflazione è alta perché si perde di valore.