Nel 1928 venne fondata da un banchiere di origine italiana la nota Bank of America, tra gli istituti finanziari più importanti del mondo: la storia.
La Bank of America è al momento il secondo istituto finanziario più grande degli Stati Uniti e tra quelli più importanti al mondo. In pochi, però, sanno che la banca è stata fondata quasi cento anni fa da un banchiere di origine italiana.
Si tratta di Amadeo Peter Giannini che, grazie alle sue intuizioni, riuscì non solo a far crescere questo istituto rendendolo tra i maggiori d’America con centinaia di filiali, ma anche a farlo resistere durante gli anni della crisi scoppiata dopo il 1929.
Quest’anno, la Bank of America ha festeggiato il suo 95 compleanno divenendo uno degli istituti più longevi al mondo, ma anche il secondo istituto più grande degli Stati Uniti con migliaia di sedi e oltre 210mila dipendenti.
La sua fondazione è datata 1928, anche se le sue origini risalgono a circa 20 anni prima. Nel 1904, il banchiere di origine italiana Amadeo Pietro Giannini fondò la Bank of Italy a San Francisco concedendo a tante persone in difficoltà economica dei prestiti, con esigui tassi di interesse, contrariamente a quanto facevano le altre banche americane. Due anni più tardi, un terremoto distrusse la cittadina, ma Giannini riuscì a mettere in salvo i depositi continuando a concedere prestiti da una bancarella.
Il successo dell’istituto continuava a crescere e, nel 1928, il banchiere ribattezzò la banca in Bank of America, che era stata cinque anni prima da Orra E. Monnette a Los Angeles. L’istituto continuava a crescere investendo in vari progetti importanti riuscendo anche a resistere alla Grande Depressione del 1929 e gli anni di crisi successivi, durante cui chiusero i battenti numerose banche.
Negli anni successivi, sempre per intuizione del banchiere di origine italiana, la Bank of America entrò nel mercato assicurativo. Quella della Bank of America non fu l’unico successo di Amadeo Pietro Giannin che negli anni finanziò diversi progetti come la costruzione del Golden Gate Bridge di San Francisco o la realizzazione di pellicole cinematografiche come “Biancaneve” di Walt Disney e “Il Monello” di Charlie Chaplin. Il banchiere, deceduto nel 1949, è stato riconosciuto dalla rivista Times come uno dei “builders and titans” (costruttori e titani) del XX secolo.