Il problema natalità va risolto il prima possibile e l’esecutivo sta valutando diverse eventuali soluzioni
Il governo Draghi aveva incorporato tutti gli aiuti per le famiglie con figli in una sola misura, l’Assegno Unico, ma è evidente che con l’alta inflazione che sta vivendo il nostro Paese così come l’Europa tutta, i soldi non bastano mai.
È intenzione del governo introdurre ulteriori aiuti per i nuclei familiari che hanno almeno tre figli. A dirlo è stato il viceministro all’Economia Maurizio Leo. In autunno si comincerà a parlare della manovra economica che come ogni anno deve essere approvata entro il 31 dicembre e uno dei temi contenuti sarà la natalità.
Da anni in Italia nascono sempre meno bambini ed è ovvio che tra qualche decennio, forse anche prima, non si potrà reggere il peso delle pensioni se non c’è popolazione attiva che lavora. “È la sfida più importante”, aveva affermato nei giorni scorsi il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.
Bassa natalità, nuove record 2023? Come intervenire
Il governo si prepara all’autunno caldo della manovra. E a guidare le prossime scelte c’è sicuramente il tema della natalità. Si parla infatti di “inverno demografico” e anche il 2023 è pronto a segnare un nuovo record negativo con meno di 393mila nati registrati nel 2022, secondo Gian Carlo Blangiardo, ex presidente dell’Istat.
Il viceministro Leo ha annunciato al Meeting di Rimini che la priorità sono i nuclei con tre figli che ha definito “molto rilevanti”, calcolati in più di 900mila nel 2021, ossia il 3,4% delle famiglie. Le famiglie che invece hanno più di tre figli sono stimate in 1,22 milioni.
Oltre a cercare risorse si stanno valutando anche sgravi fiscali per le aziende che assumono mamme. Ancora dal Meeting di Rimini la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella ha affermato che in Italia “siamo quasi all’anno zero per le politiche per la natalità, la famiglia e le pari opportunità”. Parla di “clima generale antinatalista” in tutto il mondo e che non riguarda solo l’Europa.
È chiaro però, almeno per vive nel mondo reale non per chi è chiuso nei palazzi della politica, che la questione è strettamente legata al lavoro poiché senza impieghi stabili e ben retribuiti, sarà sempre più difficile mettere su famiglie e fare figli.