Lavoratore NBA pubblica gli stipendi dei colleghi per vendetta: la vicenda

Nba nella bufera dopo che su Facebook sono state rese note le condizioni di lavoro e quanto guadagnava un ex dipendente

L’Nba (National Basketball Association) è il massimo campionato di basket americano. Come la Premier inglese per il calcio in Europa, dal punto di vista economico è il importante e pertanto è meta di molti atleti e punto di riferimento per gli addetti ai lavori. Ma non è tutto oro ciò che luccica. I compensi da capogiro dei cestisti e le prime pagine dei giornali sportivi nascondono un sommerso fatto di molte ore di lavoro a fronte di poche migliaia di euro.

Palla da basket sgonfia (foto Canva) – Bonus.it

La pagina Facebook ufficiale della Lega di Basket ha pubblicato una denuncia sugli stipendi che percepiscono i dipendenti e quanto lavorano. Inizialmente si era pensato che l’account fosse stato hackerato ma così non era. A rendere noto a tutti cosa si nasconde dietro a quel mondo stellare è stato un ex dipendente che si è licenziato ma aveva ancora accesso ai canali ufficiali dell’Nba.

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Tale gesto probabilmente gli causerà delle conseguenze legali ma allo stesso momento ha scoperchiato il vaso di Pandora della pallacanestro americana. Ha spiegato che ha lavorato anche 14 ore continue, senza soste, per una paga annuale pari a 50mila dollari, equivalenti a circa 46mila euro. In Italia sarebbe uno stipendio dignitoso, anche ora che è in corso una dura fase inflazionistica, ma in Usa la vita è molto più costosa.

Nba
Post Nba (screen Facebook) – Bonus.it

Il post è stato successivamente rimosso ma il caos è esploso e ora tanti tifosi, che sono il motore economico dell’Nba, vogliono delle spiegazioni. Oltre alla conseguenze in tribunale per l’autore del post, si spera che ci siano anche altre reazioni da parte degli attuali dipendenti.

Il posto descrive una situazione che forse a molti poteva sembrare inimmaginabile (è comunque tutto da verificare) ma purtroppo succede spesso che in mondi dove girano milioni e milioni di dollari chi lavora dietro le quinte e non contribuisce in maniera diretta alla spettacolarizzazione del prodotto, venga pagato inadeguatamente. Ma la questione, forse, più che i compensi in sé, riguarda le condizioni. Perché lavorare 14 ore al giorno non è ammissibile, per qualsiasi mansione, in nessuna parete del mondo.

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