Il primo ponte al mondo costruito con le stampanti 3D: una vera rivoluzione

Un progetto innovativo: il primo ponte costruito con le stampanti 3D. Un’esecuzione a regola d’arte che segna il passo decisivo per un futuro sempre all’avanguardia.

Dici Amsterdam e dici canali, quanti ne passano nella splendida città che ricorda molto la nostra Venezia? Tantissimi, ma il fiore all’occhiello è l’ultimo nato dalla mente geniale della tecnologia made in Olanda.

vera rivoluzione
primo ponte stampanti 3D(Instagram-Bonus.it)

Qualche tempo fa è stato inaugurato, dalla regina Maxima insieme ad un robot, il primo ponte costruito con le stampanti 3D. Dall’ideazione alla posa in opera, ci ha pensato una meccanica incredibile che ha speso ben 6 anni per guardare i frutti. Per porlo in seduta, è stato trasportato da bracci meccanici che hanno assemblato e saldato i pezzi in puro acciaio indeformabile.

Si trova nello storico quartiere a luci rosse della città delle biciclette più famosa, a ridosso di un ponte su un canale di 12 metri di lunghezza, 4500 kg di peso. La costruzione ha pensato al risparmio del materiale e dell’impatto architettonico. Possiede una particolarità unica, un vanto eccezionale: è dotato di molti sensori in grado di valutare la “salute” in real time della tecnologia.

prima volta ad Amsterdam
Il progetto in 3D del ponte di Amsterdam(Instagram-Bonus.it)

In pratica registra l’impatto del passaggio delle persone sulla struttura, per ovviare a qualsiasi deficit che accade anche infinitesimale. E’ come se pensasse da solo alla manutenzione per il suo bene e per coloro che lo attraversano. Già ci si orienta a come potrebbe essere il prossimo futuro adottando la nuova strategia di progetti stampati in 3D: una vera rivoluzione ingegneristica.

Il paese dà il via al nuovo input turistico con la realizzazione tecnologica. Il direttore del progetto innovativo in assoluto del Data-Centric Engineering dell’Alan Turing Institute, Mark Girolami, ha esposto il programma in maniera dettagliata e ha esordito cosi:

“Siamo incredibilmente entusiasti del progetto Il ponte non solo ha un design straordinario, ma con i suoi sensori apre anche la strada a rivoluzionarie tecnologie digitali. Si tratta di un passo significativo verso la realizzazione di enormi cambiamenti nel modo in cui pensiamo e miglioriamo il mondo dell’ingegneria e il nostro ambiente costruito”.

Il ponte costruito con le stampanti in 3D, sta dando nuova visione ad una forma di progettualità avveniristica. Fondere l’antico con il nuovo è la mossa vincente. Il ponte è già di per sè una concretezza stabilita da secoli: il fascino della sua costruzione, i materiali usati e la tecnica forgiata, soprattutto del passato, incantano.

Oggi possiamo dire di guardare il futuro con più attenzione, per evitare le emissioni dannose per l’ecosistema. Gli investimenti e la geopolitica funziona alla grande qui. Si è partito dall’Olanda, e si spera di faccia il giro del mondo.

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